PALERMO. “One Health”, ricerca scientifica, e investimenti per la salute, sono i temi principali di Meridiano Sanità Sicilia, spin-off del think tank che The European House – Ambrosetti ha attivato sin dal 2005 sui temi della salute a livello nazionale, che si è aperto stamattina a Palazzo dei Normanni, con una precisa lente di ingrandimento sulla Sicilia.
La “due giorni” di studi che riunisce fino a domani, istituzioni, rappresentanti di Paesi esteri, esperti del mondo della ricerca ed esponenti della business community, ha visto protagonisti della prima sessione di lavori, Ruggero Razza, Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e Antonio Gaudioso, Segretario Generale Cittadinanza Attiva.
Nel corso della giornata è stato presentato lo studio dal titolo Il Valore dell’ecosistema della salute come leva di crescita economica, coesione sociale e sviluppo sostenibile di un territorio, realizzato da Daniela Bianco e Rossana Bubbico di The European House – Ambrosetti per il Cefpas, Centro di Alta Formazione sanitaria della Regione Siciliana.
Un’indagine a 360 gradi sulla Sicilia, che partendo dall’analisi del contesto demografico ed epidemiologico, fotografa lo stato di salute dei cittadini siciliani, nella prospettiva della salute come bene non soltanto individuale ma come sistema di fattori suscettibili di produrre un impatto importante sull’intera economia e quindi sullo sviluppo del territorio.
Dall’analisi dei vari Key Performance Indicator che definiscono lo Stato di Salute (aspettativa di vita alla nascita, tasso di prevalenza per patologie croniche ad alto impatto, fattori di rischio per adulti, tasso di mortalità infantile e generale standardizzato per età) la Sicilia si posiziona molto bene per ambiente, con valori di inquinamento atmosferico tra i piu’ bassi tra le regioni italiane: 7,5 volte inferiori rispetto al dato nazionale, con in testa Enna, la provincia con la piu’ bassa concentrazione di polveri sottili in Italia (14,3 microgrammi per metro cubo).
La provincia con il maggiore inquinamento atmosferico in Sicilia, invece, è quella di Palermo, con 30,2 microgrammi per metro cubo che vale il 73esimo posto a livello nazionale.
Le aree più critiche sono invece rappresentate dalla percentuale di fumatori e di obesi maggiore rispetto alla media nazionale con il 28% dei siciliani fumatore, contro il 25,7% della media nazionale; gli obesi sono il 13,3% della popolazione a fronte di un dato nazionale del 10,9%.
Nell’isola anche una percentuale maggiore di sedentari: 46% contro il 34% della media nazionale.
Tuttavia dalla fotografia dello Studio di The European House-Ambrosetti la Sicilia emerge come una Regione giovane, con un’età media pari a 43,7 anni rispetto alla media del Paese di 45,2 anni. Un’età inferiore rispetto alla media nazionale che si traduce anche in una minor prevalenza delle patologie croniche a più alto impatto per il sistema.
In Sicilia infatti il 38,8% della popolazione ha almeno una malattia cronica; prevalenza che risulta essere tra le più basse nel territorio italiano.
Altri temi cruciali trattati nello studio sono gli effetti degli investimenti in ricerca scientifica e innovazione tecnologica, in produzione e in infrastrutture fisiche e digitali; gli investimenti in edilizia sanitaria e infrastrutture tecnologiche; la filiera privata; le partnership pubblico-private e le collaborazioni con altri Paesi, grazie alle relazioni avviate con Portogallo, Giordania, Repubblica di Corea e Malesia, i cui ambasciatori sono tra gli ospiti del Forum, in vista di una sempre più ampia apertura alle opportunità di collaborazione tra i Paesi.