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ASP e Ospedali

La novità all'Asp di Siracusa

I pazienti a casa e il medico li assiste online: sbarca in Sicilia la teledialisi domiciliare

La novità all'Asp di Siracusa: si tratta di un sistema di monitoraggio a distanza, grazie a una videocamera utilizzata dai quattro pazienti che praticano emodialisi nelle proprie abitazioni a Sortino, Floridia, Priolo e Siracusa. Tutti i dati vengono inviati in tempo reale al reparto di nefrologia e dialisi dell'ospedale Umberto I.

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SIRACUSA. Per la prima volta in Sicilia l’emodialisi può essere monitorata e guidata a distanza: accade all’Asp di Siracusa, che ha avviato la teledialisi domiciliare.

Si tratta, appunto, di un sistema online di monitoraggio e di teleassistenza con videocamera utilizzato dai quattro pazienti che praticano emodialisi domiciliare a Sortino, Floridia, Priolo e Siracusa.

In caso di necessità e per eventuali controlli di routine lo staff clinico della Nefrologia in tempo reale potrà valutare i parametri fisiologici, quelli relativi al trattamento dialitico ed il suo andamento nonché lo stato dell’accesso vascolare.

I dati vengono inviati in tempo reale ad una control room con PC connesso al web nel Reparto di Nefrologia e Dialisi del presidio ospedaliero Umberto I”.

Inoltre (e in questo caso Siracusa è la prima in Italia) dati ed immagini sono visualizzati su un tablet in dotazione al nefrologo dedicato.

«È un ulteriore ed importante tassello- sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta– che si aggiunge al piano programmatico per la qualità e l’umanizzazione della nefrologia dell’Area funzionale omogenea di Nefrologia coordinata da Giuseppe Daidone. Il sistema consente di monitorare il paziente che pratica emodialisi extracorporea nella propria abitazione, grazie ad un kit composto da apparati elettromedicali e software».

L’iniziativa è stata realizzata con il supporto dell’Unità operativa Sistemi informatici dell’Azienda, diretta da Sebastiano Quercio con la supervisione tecnico sistematica dell’ingegnere Stefano Salemi.

«Ciò permette al paziente di non essere vincolato ad orari per procedere al trattamento- afferma Giuseppe Daidone– Il nostro obiettivo è rendere concreta e tangibile la deospedalizzazione dell’uremia, con il conseguente miglioramento della qualità della vita del paziente e la riduzione dei costi».

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