“Riteniamo lo stanziamento di 105 milioni di euro in più, previsto dal decreto rilancio (leggi qui), totalmente insufficienti alla risoluzione della problematica dell’imbuto formativo e alla salvaguardia del futuro del Servizio Sanitario Nazionale” questa la posizione dell’associazione Giovani Medici per l’Italia, di cui si fa portavoce il presidente Antonio Cucinella. “Nel caso in cui il concorso SMM2020 si dovesse tenere a luglio, senza queste ulteriori 4.200 borse (frutto dei 105 milioni previsti dal decreto) la situazione sarebbe stata tragica. Con lo stanziamento previsto dal decreto rilancio non sì è fatto nulla di straordinario, se non mantenere il rapporto tra numero di candidati e numero di borse di studio disponibili identico a quello dell’anno scorso. Cioè circa 12.500 contratti di formazione per circa 22 mila candidati”
“Le cose cambieranno in peggio – prosegue Cucinella – se, come sembra, il concorso SMM2020 si terrà a settembre. In questo caso il numero di candidati salirebbe a circa 26mila mentre rimarrebbe invariato il numero di borse di studio. Ciò a causa della nuova laurea abilitante che consentirà ai colleghi neolaureati di partecipare al concorso, come è giusto che sia. Ma ciò comporterà l’accavallamento di candidati di due anni in un unico concorso. Stimiamo quindi che, in questo caso, i medici che rimarranno esclusi dalla formazione specialistica saranno circa 14 mila.
Le misure adottate con il c.d. decreto rilancio rappresentano per l’associazione Giovani Medici per l’Italia una soluzione puramente emergenziale. “Bisogna considerare che 12.500 borse rappresentano l’attuale massima capacità formativa della rete, un numero oggettivamente insufficiente. Pertanto è tempo di procedere ad una riforma della 368/99 e del del decreto 402, ormai entrambi troppo vecchi per garantire la sopravvivenza del Sistema Sanitario Nazionale. Non si tratta semplicemente del numero di contratti stanziati per il 2020 – conclude Cucinella – ma di una riforma che garantisca stabilmente un congruo numero di contratti di formazione rapportati al numero di candidati. Volendo fare una stima occorre stanziare ogni anno fondi sufficienti a coprire da 18.000 a 20.000 borse di studio.
Giovani Medici per l’Italia ritiene assurdo che Il Ministro ancora non abbia emanato il bando che conterrà la data definitiva e le modalità con cui si svolgerà il concorso. Per questo insieme ad altre associazioni scenderà in Piazza Montecitorio, mercoledì prossimo (27 maggio) per difendere i diritti dei giovani medici e salvaguardia del Sistema Sanitario Nazionale.