Sanità privata

L'appello

Gli specialisti convenzionati: «Siamo senza budget dal 2020, così si riducono le prestazioni sanitarie»

Le sigle sindacali di categoria sollecitano un'audizione alla Commissione Sanità dell'Ars: «Urge un provvedimento per sbloccare questa annosa situazione».

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Sos dagli specialisti convenzionati siciliani: «Non è stato ancora emanato un decreto per l’attribuzione degli aggregati di spesa e dei budget riguardanti gli anni 2020 e 2021 e attualmente le  strutture sono prive di budget per quelle annualità», scrivono i sindacati di categoria con Filippo Iannelli (Assocendis-ANDIAR), Salvatore Pizzuto (A.C.A.P. Salute),  Diego Genua (Confcommercio Sanità), Antonino Scarito (Sicilia-Impresa), Lillo Montaperto (Amsa-FKT), Pietro Miraglia (Federbiologi) e Vincenzo Bombaci (SIMMFIR).

Da qui la richiesta di audizione alla Commissione Sanità dell’Ars, con l’auspicio pure «che l’anno 2022 possa essere determinato entro il mese di febbraio così come prevede la legge n. 5 del 14/04/2009 art. 25 comma 4».

Nella nota si sottolinea che: 

– I centri convenzionati esterni hanno prestato e continuano a prestare il loro supporto per tutto il periodo emergenziale , sopperendo alla ridotta erogazione delle prestazioni  sanitarie specialistiche da parte degli ospedali.
– In conseguenza di quanto suddetto gran parte delle strutture ha esaurito con grande anticipo il budget provvisorio e di conseguenza si trovano nella condizione di ridurre il  numero di prestazioni convenzionate.
– Nonostante l’impegno assunto nella riunione del 23 settembre 2021 alla presenza di tutte le sigle sindacali, di pubblicare entro lo stesso mese di settembre 2021 i decreti relativi  ai budgets degli anni 2020 e 2021, di liquidare per intero le prestazioni eseguite nell’anno 2020 e di definire il budget 2021 sulla base della produttività del triennio 2017-2019,  l’assessore non ha a tutt’oggi dato seguito a quanto su esposto.

Le sigle sindacali di categoria aggiungono: «Non è possibile per le strutture continuare a lavorare senza alcuna programmazione e senza alcun budget. È  necessario adottare urgentemente un provvedimento che consenta di sbloccare questa annosa situazione e pagare per intero le prestazioni effettuate nelle annualità 2020 e 2021. Inoltre serve maggiore chiarezza per la destinazione dei fondi per l’abbattimento delle liste di attesa e dovrebbe avvenire in tempi celeri la programmazione per il 2022».

Infine, sottolineano: «Confidiamo in questa onorevole commissione regionale affinchè possa al più presto sentire la nostra  richiesta per meglio descrivere le nostre giuste osservazioni e cercare di dare ai cittadini siciliani il servizio sanitario che spetta loro».

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