PALERMO. “Ogni persona lascia un’impronta”. Questo lo slogan della 40esima Giornata Internazionale dell’Infermiere celebrata anche a Palermo il 12 maggio in piazza Verdi grazie alle iniziative organizzate dal Corso di Laurea in Infermieristica e dall’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Palermo, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo e dell’ENPAPI, in collaborazione con l’Associazione studentesca Vivere Medicina e l’Associazione Siciliana Malattie Ereditarie Rare IRIS ONLUS.
Una giornata scelta per ricordare anche Florence Nightingale, la “signora con la lanterna”, nata il 12 maggio del 1820 e considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
Gli infermieri e i futuri operatori di settore scendono in piazza per incontrare i cittadini e permettere loro di entrare in contatto con una professione sempre più richiesta sul territorio e sempre più vicina ai bisogni e alle necessità del paziente. Una figura professionale, quella dell’infermiere, verso la quale vi è ancora diffidenza e distacco ma che si rivela fondamentale non solo nel primo colloquio con il paziente ma anche nella buona e completa riuscita della terapia.
Divulgazione e screening dell’ipertensione attraverso la misurazione della pressione arteriosa e del diabete con il controllo della glicemia i servizi offerti gratuitamente dagli studenti del CdL in Infermieristica ai cittadini avvicinatisi ai banchetti disposti davanti al Teatro Massimo.
Grande affluenza e curiosità ma anche tanta incertezza sulla figura dell’infermiere valutata attraverso la somministrazione di un questionario: «Ancora in molti non conoscono in corso di laurea in infermieristica- dichiara Antonio Terranova, rappresentante degli studenti- e non sanno come la figura dell’infermiere si sia evoluta, quali siano le sue reali responsabilità e che, all’infermiere, sia stato dedicato un percorso di studio specifico».
«I corsi di studi in professioni sanitarie sono ambiti- commenta Stefania Grimaudo, coordinatore del CdL in Infermieristica dell’Università di Palermo- Il corso in Infermieristica è quello su cui insiste la maggiore numerosità perché maggiore è anche la richiesta dei nostri laureati sul territorio. Già a un anno dalla laurea molti di essi riescono a lavorare».
La Giornata Internazionale dell’Infermiere è finalizzata anche «ad informare i giovani che volessero intraprendere quest’attività», spiega Giuseppe D’Anna, direttore della didattica professionalizzante del CdL in Infermieristica.
Uno sguardo viene rivolto agli episodi di violenza negli ospedali nei confronti del personale medico- sanitario: «Con quest’iniziativa ci teniamo a far comprendere ai cittadini come le aggressioni non aiutino nessuno, soprattutto noi che abbiamo l’assistenza al paziente come obiettivo primario. Tra le misure per ridurre gli affollamenti dei pronto soccorso e le liste d’attesa- spiega D’Anna- vorremmo proporre l’istituzione dell’infermiere di famiglia che possa offrire un’assistenza h24 e sette giorni su sette al paziente».
«Sul territorio inoltre mancano strutture intermedie tra l’ospedale e il domicilio che- aggiunge Francesco Gargano, presidente OPI Palermo- possano assistere il paziente per patologie che non richiedono il ricovero». L’infermiere infatti è «la spina dorsale dell’assistenza sanitaria in Italia- continua Gargano- in quanto ci facciamo carico dei bisogni dei pazienti e ci facciamo carico dei bisogni della cronicità».
Dopo piazza Verdi le iniziative programmate per la Giornata Internazionale dell’Infermiere si sposteranno all’Ospedale dei Bambini, dove i piccoli pazienti verranno intrattenuti con spettacoli e attività di clown therapy. Domenica 13 maggio i servizi verranno riproposti al centro commerciale Forum di Palermo e nei giorni successivi, il 17 e il 29 maggio, gli studenti saranno invitati ad assistere a due seminari inerenti la professione infermieristica.