PALERMO. Rinnovo della convenzione tra Asp di Messina e Giglio di Cefalù per l’ospedale Santissimo Salvatore di Mistretta esitata favorevolmente dalla commissione Sanità dell’Ars che l’ha apprezzata all’unanimità. L’accordo interesserà i reparti di Ortopedia e Oculistica. L’Asp ha inoltre garantito che entro maggio sarà attivato il Pronto soccorso nel quale attualmente vi sono lavori in corso.
«È stata ribadita la natura pubblica della convenzione tra soggetti pubblici, quindi nessuna privatizzazione ma collaborazione tra aziende pubbliche per dare servizi sanitari alla cittadinanza. Esattamente ciò che si è proposto per rilanciare l’ospedale di Barcellona» sottolina Pino Galluzzo (nella foto), deputato regionale di Fratelli d’Italia e componente della VI Commissione.
Inoltre Galluzzo tiene a ringraziare «per la disponibilità al confronto- oltre il presidente del Comitato e i sindaci del Distretto- anche il mio partito e i miei colleghi parlamentari Elvira Amata, Giuseppe Laccoto e Bernardette Grasso. Spero che qualsiasi forma di confronto ed iniziativa non siano oggetto di strumentalizzazioni politiche atte solo ed esclusivamente a confondere le idee dei cittadini, oltre ad alimentare polemiche e scontri che possono solo danneggiare la nostra città».
«Chi parla di privatizzazione non sa ciò che dice o è in malafede- continua Galluzzo riferendosi all’ospedale Cutroni Zodda- Tengo a precisare e sottolineare con forza che ho lottato sin dal primo momento, ottenendo dal Governo regionale il riconoscimento dell’ospedale di Barcellona come Presidio di base, contrariamente a quanto successo in passato, quando non ero parlamentare e i governi di allora lo cancellarono dalla Rete ospedaliera. Adesso che è finita l’emergenza Covid, durante la quale l’ospedale di Barcellona ha svolto un compito strategico per i pazienti affetti dal virus, è arrivato il momento delle soluzioni. Bisogna dare credibilità al nostro ospedale affinché non vadano deserti i bandi per il reclutamento dei medici, condizione che purtroppo è avvenuta troppo spesso nel recente passato».