«Siamo di fronte, ormai da anni, ad una situazione insostenibile perché mancano i medici, soprattutto gli anestesisti. Ciò significa che l’attrazione che esercitano i grandi ospedali delle Città metropolitane causano un vuoto nei nosocomi periferici. La situazione attuale è simile a quella del cane che si morde la coda».
A sottolineare la carenza di medici nei piccoli ospedali siciliani è Pino Galluzzo (nella foto), parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, il quale è intervenuto per rendere nota «la richiesta di attenzione massima inviata al neo Presidente Renato Schifani, soprattutto in questo momento di vacatio e di guida politica all’Assessorato regionale alla Salute», nella quale viene proposto «se è il caso di bloccare quelle procedure che potrebbero causare il transito di quei pochi medici anestesisti rimasti verso gli ospedali di maggiore attrattività, se non viene prevista la sostituzione o il volgarmente detto “rimpiazzo” in quelli più piccoli». Tutto al fine di scongiurare la chiusura dei reparti degli ospedali periferici.
Proprio in questi giorni sulla questione degli anestesisti è in corso una querelle tra il Dipartimento alla Pianificazione strategica e il Policlinico di Palermo: il dirigente generale Mario La Rocca, infatti, ha bloccato un concorso per anestesisti del “Giaccone” reputandolo «non necessario» e «non coerente con il preciso obiettivo di programmazione regionale volto ad ottenere una migliore ed equilibrata distribuzione sul territorio degli specialisti in anestesia» (CLICCA QUI), ma il rettore Massimo Midiri e il commissario straordinario Alessandro Caltagirone hanno replicato sostenendone invece l’urgenza (CLICCA QUI).