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ASP e Ospedali

Ecco tutte le misure previste

G7 di Taormina, l’ospedale San Vincenzo si mobilita: ed arriva pure l’ok al pagamento degli straordinari

Ecco tutte le misure previste.

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Meta turistica di straordinaria bellezza, Taormina diventa adesso la vetrina con cui l’Italia e la Sicilia si presentano al mondo per il G7, in programma per il 26 e 27 maggio. I controlli di sicurezza sono già stati attivati a terra e in mare, la Perla dello Jonio è letteralmente blindata.

Sono diverse le strutture ospedaliere coinvolte nell’evento ed è già operativo il piano sanitario coordinato dall’Asp di Messina e sovrainteso dal Centro unico regionale di coordinamento per le grandi emergenze che ha sede a Catania ed è diretto da Isabella Bartoli, responsabile della centrale operativa etnea del 118.

L’attenzione maggiore è concentrata sull’ospedale San Vincenzo di Taormina, ispezionato nelle scorse settimane da tutte le delegazioni straniere e da domani, giorno 20 maggio, sarà oggetto di ulteriori controlli, da parte dello staff del presidente Trump.

Dal 22 al 28 maggio scatterà quindi in contrada Sirina il piano di emergenza interno in caso di massiccio afflusso di feriti (Peimaf), saranno potenziate tutte le strutture sanitarie con medici e personale infermieristico che resteranno a pieno organico dal 24 al 28 maggio, giorni in cui saranno sospesi anche i ricoveri ordinari ma saranno comunque garantite le emergenze. Sono 12 le equipe messe in campo per il G7 e 25 le ambulanze con medico a bordo dislocate sul territorio (Taormina, Giardini Naxos, Gaggi, Letojanni e Castelmola).

«Le squadre chirurgiche saranno presenti in sito h 24 per tutte le branche specialistiche, anche per quelle che non sono presenti a Taormina come la chirurgia vascolare, l’oculistica e la neurologia. Sposteremo pertanto il personale ospedaliero che arriverà da Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e Patti» ha spiegato il direttore sanitario dell’Asp Domenico Sindoni.

L’Asp 5 ha inoltre diffuso un bando per convocare 50 medici di emergenza territoriale e richiesto l’assegnazione temporanea di anestesisti da altre aziende provinciali. Con gli ospedali di Messina e Catania sono già stati codificati dei percorsi di trasferimento secondo cui i neurologici verranno indirizzati al Policlinico di Messina, gli ustionati al Cannizzaro di Catania, i gravi politraumatizzati saranno smistati tra il Policlinico e il Cannizzaro.

«La struttura normalmente è in grado di sopportare 60/70.000 persone in più, cifra che corrisponde all’afflusso che gestiamo nel periodo estivo in quella zona, il problema sopraggiunge se ci saranno delle manifestazioni, degli scontri o dei disordini per cui noi dobbiamo tenerci pronti a qualunque eventualità ed è per questo motivo che ci stiamo attrezzando così meticolosamente- ha precisato Gaetano Sirna, direttore generale dell’Asp- Ci stiamo preparando anche per un attacco nucleare o batteriologico. Il personale è stato addestrato per questo tipo di attacchi non convenzionali e dotato di presidi previsti per la decontaminazione».

Il carico di lavoro in più che il personale dovrà reggere, anche se solo per pochi giorni, non sarà indifferente ed è per questo motivo che il sindacato Uil Fpl ha richiesto di far lavorare lo staff fuori dall’orario di servizio con un progetto obiettivo: «Noi non abbiamo fondi per progetti obiettivi quindi tutta l’attività sarà svolta in regime ordinario rispettando le norme del riposo e il tetto massimo di ore lavorative- ha precisato Sirna – Anche in assenza di risorse aggiuntive riusciremo comunque a mantenere il piano sanitario che abbiamo previsto con la presenza in guardia attiva di una serie di professionisti che si daranno il cambio».

Facendosi carico di queste richieste la deputata del M5S, Valentina Zafarana ha portato il problema all’attenzione dell’assessorato regionale e ha poi dichiarato di essere stata rassicurata, in via informale, dal dirigente Ignazio Tozzo sul fatto che saranno individuate le risorse necessarie per coprire lo straordinario nei giorni in cui si svolgerà il vertice internazionale.

In merito il manager dell’Asp ha dichiarato: «Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’assessorato. Chiaramente se l’assessore ci mette a disposizione delle risorse aggiuntive noi saremo ben lieti di poterle dare al nostro personale. L’azienda Asp ha già impiegato quasi 300 mila euro per rifare il pronto soccorso dell’ospedale di Taormina. Sicuramente gli spostamenti del personale non saranno a costo zero e dovremo riconoscere delle risorse a questi soggetti. Poi il passare da reperibilità a guardia attiva è un costo aggiuntivo e anche gli straordinari devono essere ovviamente pagati. In totale saranno circa 1000 ore in più da remunerare al personale che sarà impiegato sul territorio».

Queste dichiarazioni risalgono ad un paio di giorni fa, ma proprio ieri (19 maggio) come comunicato dalla Uil Fpl (leggi qui), l’assessorato ha deciso che «tutta l’attività svolta in plus orario sarà remunerata» dalla Regione, demandando ai singoli direttori generali il compito di gestire il protocollo e richiedere i rimborsi per i lavoratori.

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