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Futuro del Centro NeMo Sud, scende in campo l’assessorato alla Salute

La vice presidente di Fondazione Aurora, Daniela Lauro: «L’assessore Razza non ci ha dato tempi certi ma dall'assessorato dicono che stanno cercando una soluzione tecnica, in base alle normative vigenti»

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«Non si è mai interrotta l’interlocuzione con l’assessorato alla Salute per salvare il Centro NemoSud di Messina. I tecnici stanno lavorando per trovare una soluzione che sia in linea con le normative vigenti e risolvere la situazione a breve». Lo fa sapere Daniela Lauro, vice presidente di Fondazione Aurora, che gestisce il Centro Nemo di Messina. «L’assessore Razza non ci ha dato tempi certi, ma dall’assessorato dicono che stanno cercando una soluzione tecnica, in base alle normative vigenti». Sono 5000 le famiglie siciliane e calabresi, con bambini affetti da gravi malattie neuromuscolari, che aspettavano da giorni una risposta da parte del governo regionale, il quale si è impegnato pubblicamente nelle scorse settimane a trovare una soluzione per mantenere in Sicilia la struttura di Nemo, che rischio di chiudere i battenti il 30 giugno.

A rischio anche il futuro di 57 lavoratori specializzati. «Sto studiando le carte per capire cosa sia successo, ho chiesto un’audizione in Commissione Salute che si terrà martedì prossimo, credo però che siano problemi legati più al carattere giuridico della vicenda che ad una volontà politica. Infatti, il presidente Musumeci ha espresso la volontà di salvare il Centro così come lo abbiamo espresso tutti i parlamentari. Però è chiaro ed evidente che tutto deve essere fatto a norma di legge per cui dovranno essere i dirigenti a darci i pareri su eventuali decisioni politiche. Il governo non può operare in un perimetro che sia fuori dalle leggi, bisogna comprendere se occorre colmare un vuoto normativo». conferma Pino Galluzzo, deputato regionale di “Diventerà Bellissima”.

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