PALERMO. «Il progetto della creazione dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza Sanitaria in Sicilia può essere la chiave di volta per migliorare i servizi di assistenza sanitaria dell’Isola, ma restiamo in attesa dei dettagli di questa operazione ed i dovuti chiarimenti sulle modalità di integrazione della SEUS in AREUS, fermo restando che le richieste di Confintesa Sanità restano esclusivamente quelle a salvaguardia dei livelli occupazionali di tutti i lavoratori».
Lo afferma il Coordinatore regionale di Confintesa 118 Sicilia, Mario Manzo, commentando la delibera del governo regionale che prevede un protocollo di intesa con la Lombardia per la creazione di un’Azienda regionale per l’emergenza e l’urgenza in Sicilia (Areus). L’obiettivo del governo regionale è superare l’attuale sistema basato sulla Seus, società partecipata dalla Regione.
L’Areus accorperebbe le quattro centrali operative del 118, il Centro regionale trapianti, il centro per la raccolta del sangue e il servizio di elisoccorso.
Anche il Segretario di Confintesa Sanità Palermo e Sicilia, Domenico Amato, sottolinea: «La garanzia dei livelli occupazionali è, per Confintesa Sanità, imprescindibile nell’evolversi del progetto Areus, che resta una grande opportunità per il rilancio dell’offerta assistenziale e dell’emergenza sanitaria della Sicilia nell’ottica della salute come bene su cui investire a vantaggio di tutti i cittadini».
Interviene anche la Cisl: «Aspettiamo di conoscere i dettagli di questa operazione- dicono Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, e Marco Corrao, responsabile regionale per la Cisl Fp Sicilia del dipartimento Sanità- La creazione di un’azienda pubblica è un obiettivo che come sindacato abbiamo sempre auspicato, anche per fornire servizi più efficienti ai cittadini in un settore così delicato e importante come l’emergenza sanitaria. Ma, ovviamente ci aspettiamo garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori».
L’annuncio della riorganizzazione del 118 è commentato anche dalla segreteria regionale della Fials, che chiede a Musumeci e Razza chiarimenti in merito al protocollo di intesa che sarà firmato tra Assessorato Regionale alla Salute e Regione Lombardia e sulle modalità di passaggio contrattuale tra l’attuale Seus e l’Areus.
Inoltre il sindacato nella nota a firma di Carmelo Salamone, Sebastiano Motta e Alessandro Idonea sollecita «la salvaguardia dei livelli occupazionali» e il «reinserimento del personale inidoneo alla mansione e licenziato dalla Seus».