Dal palazzo

Scoppia il caso

Fondazione dei medici siciliani nell’occhio del ciclone: l’Ordine nisseno sospende la propria adesione

Scoppia il caso contro il neonato organismo che raggruppa gli Omceo. Ecco tutti i punti contestati, già oggetto di una precedente polemica da parte di alcuni consiglieri e revisori.

Tempo di lettura: 3 minuti

Già nell’aria, scoppia il caso sulla neonata Fondazione degli Ordini dei medici siciliani presentata ufficialmente alcuni giorni fa a Palermo. Con una delibera (clicca qui per leggerla) approvata all’unanimità l’Ordine di Caltanissetta ha deciso di sospendere la propria adesione, adducendo una serie di precise motivazioni.

«Dopo attenta rilettura dello Statuto della Fondazione sono emerse forti criticità individuabili negli art. 6, 7 e 9 dello Statuto», si legge nella delibera del Consiglio nisseno presieduto da Giovanni D’Ippolito (nella foto).

Ad essere sotto accusa sono «i punti ove si stabilisce la presenza nella maggioranza assoluta del Consiglio di Amministrazione degli attuali “Presidenti di Ordine” non in quanto tali ma nella loro veste di persone fisiche, con mandato a vita e la loro presenza in assemblea “fino a che non siano venuti a mancare”.

Inoltre «sono state appalesate numerose perplessità dai colleghi iscritti all’Ordine venuti a conoscenza del contenuto dello Statuto dagli organi di stampa e gli stessi hanno mostrato perplessità sul fatto di non essere stati coinvolti in ordine all’impegno finanziario».

Da qui, appunto, la decisione del Consiglio dell’Ordine provinciale nisseno di «sospendere l’adesione alla Fondazione e in conseguenza la corresponsione delle somme previste». Contestualmente, viene convocata l’Assemblea Straordinaria per il 31 marzo «ove verrà data ampia lettura sia dello Statuto della Fondazione che della presente delibera, al fine di acquisire il parere sulla adesione alla Fondazione e/o su eventuali modifiche dello statuto da proporre allo stesso Ente».

Successivamente, sarà convocato un Consiglio dell’Ordine dei Medici per le conseguenti determinazioni e si daranno «tre mesi alla Fondazione, a decorrere dalla data di tale Consiglio, per eseguire le eventuali modifiche dei punti sopra specificati». Ricevuto dalla Fondazione lo statuto modificato, verrà esaminato in un prossimo consiglio e quindi si deciderà in tale sede la conferma o la revoca dell’adesione.

La decisione dell’Ordine dei medici di Caltanissetta viene accolta con soddisfazione da quei consiglieri e revisori degli OMCeO siciliani firmatari di una lettera di pubblica dissociazione nei confronti dell’iniziativa della Fondazione (leggi qui): «Queste determinazioni si aggiungono, anche se pur limitatamente al conferimento delle somme, a quelle assunte dall’OMCeO di Catania, che ha rinviato ad una Assemblea degli iscritti l’eventuale sostegno economico alla Fondazione. Adesso ci attendiamo che anche gli altri OMCeO provinciali adottino analoghe iniziative”.

Infine, i consiglieri e revisori “dissidenti” auspicano: «Nelle more del pronunciamento delle assemblee degli iscritti, i Presidenti degli OMCeO detentori della governance della fondazione si autosospendano da ogni incarico in essa ricoperto e, in qualità di soci fondatori, si facciano garanti del congelamento di ogni attività della medesima fondazione, rendendo pubblica ogni determinazione ad oggi assunta dagli organi statutari, ivi includendo il conferimento di incarichi e consulenze, onerose e non, a soggetti terzi».

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