Una rappresentativa dei fisioterapisti della provincia di Catania, in sciopero da quasi 8 settimane, ha incontrato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per un confronto, resosi necessario dalle difficoltà in cui versano molti pazienti per la mancata prosecuzione delle cure domiciliari. La proposta economica avanzata ai sanitari dal Consorzio Sisifo, vincitore della gara d’appalto per le prestazioni domiciliari, è di 13,5 euro lordi l’ora ed è ritenuta troppo bassa dagli operatori.
Dall’incontro fanno sapere che l’assessore ha aperto alla possibilità di istituire un tavolo tecnico che discuta delle condizioni economiche richieste dagli operatori sanitari che da tempo lamentano compensi molto bassi e non dignitosi rispetto allo sforzo e alla professionalità messa a disposizione dei malati. «Siamo lieti che dalla Regione si siano mossi e prendano in considerazione le nostre istanze. A ogni modo comprendiamo le difficoltà in cui versano i pazienti scoperti dal servizio domiciliare, come sottolineato dall’assessore Razza» afferma il portavoce dei fisioterapisti della provincia di Catania Mario Diolosà, contattato dalla redazione di Insanitas, aggiungendo: «Da parte nostra puntiamo i piedi nel dire che lottiamo per una paga dignitosa ed è un nostro diritto. Allo stesso tempo lo facciamo anche per il miglioramento della qualità del servizio a tutti pazienti del territorio».
I professionisti sanitari chiedono, oltre all’adeguamento dei compensi, l’accreditamento diretto delle società e delle cooperative che erogano il servizio. «Negli ultimi due anni lo stesso Razza aveva ragionato e parlato di questa possibilità- affermano- Dopo il confronto attendiamo dunque la fine del mese prossimo quando uscirà un nuovo decreto regionale, per comprendere se verrà dato avvio all’accreditamento».