ASP e Ospedali

L'APPELLO

Fiorello su Viva Rai2: “Non chiudete la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, sono nato lì”

Lo showman in avvio del suo programma ha chiesto alle istituzioni di non dismettere il reparto per trasferirlo a Palermo: "Un danno per la Sicilia orientale"

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La lunga scia di polemiche per la chiusura del reparto di Cardiochirurgia pediatrica nell’ospedale San Vincenzo di Taormina arriva anche su Raidue. A parlare del caso ci ha infatti pensato Rosario Fiorello in apertura della puntata di oggi, 10 maggio, di Viva Rai2.

Il noto showman, che peraltro ha sottolineato che lui è nato proprio all’ospedale di Taormina, ha chiesto “un momento per dire una cosa molto seria, non sto scherzando…”. E a quel punto ha lanciato il proprio appello affinché la Cardiochirurgia pediatrica non venga dismessa per riaprire al Civico di Palermo, ridando vita a quel reparto che anni fa era stato guidato da Carlo Marcelletti.

“È un’importante polo che serve tutta la Sicilia orientale e anche parte della Calabria – ha detto Fiorello in diretta -, un trasferimento a Palermo sarebbe un bel problema. È come se trasferissero un ospedale da Torino a Milano, dove però le strade sono ottime, mentre per andare da Catania a Palermo è come fare la Parigi-Dakar”.

Fiorello si è così rivolto al presidente della Regione Siciliana e all’assessore alla Sanità affinché tornino sui loro passi. “Che rimanga a Taormina, che è anche l’ospedale dove sono nato io, quindi ci tengo in modo particolare. C’è anche una petizione su change.org, quindi andate e firmate”.

La convenzione con il Bambin Gesù di Roma, che ha reso negli ultimi 13 anni l’ospedale di Taormina un punto di riferimento, non sarà rinnovata alla sua scadenza a fine luglio, come ha comunicato recentemente l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo. “La nuova unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Civico di Palermo, che sarà attiva dal primo luglio 2023, è stata affidata alla Fondazione del Gruppo San Donato a seguito di una procedura aperta di evidenza pubblica e non in base a una convenzione – sottolineava una nota della Presidenza della Regione -. Inoltre la procedura è stata avviata il 6 dicembre 2021 e conclusa il 23 settembre 2022, precedentemente all’insediamento dell’attuale governo regionale. La gara per la realizzazione del reparto di Cardiochirurgia, assieme a quello di Neurochirurgia pediatrica, fa seguito a un decreto assessoriale e a una delibera della Giunta regionale del novembre 2019, che ne ha espressamente previsto la realizzazione per colmare la deficienza strutturale del Servizio sanitario regionale in tali ambiti”.

La decisione ha provocato un vespaio di polemiche e malumori, dalla Cgil all’opposizione all’Ars. Sul caso ora è intervenuto anche Fiorello.

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