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Dal palazzo

Il decreto di Razza

Farmaci oncologici in Sicilia, via libera dall’assessorato all’incremento dei fondi disponibili

Il decreto di Razza prevede sia un maggiore apporto di risorse statali da destinare alle cure che un risparmio sulla spesa farmaceutica, pubblica e convenzionata, di circa 10 milioni di euro.

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PALERMO. Ristabiliti i tetti di spesa per i farmaci biologici innovativi e per i farmaci innovativi oncologici, con un maggiore apporto di risorse statali da destinare alle cure e un risparmio sulla spesa farmaceutica, sia pubblica che convenzionata, di circa 10 milioni di euro.

Sono alcune delle misure previste nel decreto dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza (nella foto). Il provvedimento, una sorta di mini manovra che rimodula la spesa farmaceutica destinata a questo genere di farmaci, interviene con la riallocazione delle risorse e l’ampliamento dei tetti di spesa rispetto ad un decreto della precedente amministrazione del novembre 2017, in base al quale le strutture private che fanno assistenza oncologica avrebbero entro il mese di giugno di quest’anno, esaurito il budget utilizzabile per acquistare i farmaci destinati alle cure dei tumori.

«La precedente programmazione aveva fissato i tetti di spesa per le strutture pubbliche e private relativamente ai farmaci oncologici e ai farmaci biologici innovativi- ha spiegato Razza- ma non teneva conto delle variazioni di prezzo nel frattempo intervenute. Abbiamo lavorato per ricollocare correttamente le risorse dove servivano, dopo un esame dei costi dei flussi e dei consumi distribuiti tra pubblico e privato, siamo cosi riusciti ad arricchire la dotazione finanziaria e nello stesso tempo a prevedere un risparmio di circa 10 milioni».

Sono circa un miliardo i fondi che il Ministero della Salute mette a disposizione per l’acquisto da parte delle regioni italiane di questo genere di farmaci: sulla base dei nuovi criteri e dei nuovi tetti ristabiliti per il 2018, la Regione siciliana, tramite le Asp, potrà spendere circa 93 milioni per l’acquisto di 13 farmaci oncologici innovativi e 333 milioni per l’acquisto di altri farmaci destinati alla cura di malattie rare, tra le quali l’epatite C e l’atrofia muscolare spinale.

Un’altra importante novità riguarda il sistema degli acquisti: per la prima volta, a partire dal 2018, saranno le Asp di riferimento sul territorio regionale a procurare questi farmaci anche per le strutture private, che dovranno solo comunicare il loro fabbisogno: in questo modo sarà possibile accedere ad una più cospicua parte di finanziamenti nazionali.

«Apprezzamento è stato espresso dalle associazioni professionali degli oncologi siciliani AIOM, AIOP e CIPOMO: “Il provvedimento che attendevamo non potrà che avere effetti benefici nella cura dei pazienti siciliani- afferma l’oncologo Vittorio Gebbia in rappresentanza delle tre sigle- Finalmente essi potranno accedere a tutte le novità terapeutiche previste sul territorio nazionale, che fino ad oggi erano in parte precluse per mancanza di copertura finanziaria».

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