PALERMO. «Il sindacato nazionale medici italiani era presente all’incontro convocato dall’assessore Ruggero Razza sul futuro del 118 e dell’emergenza urgenza e del 118 siciliano e gli ha sottoposto alcune richieste».
Lo sottolinea ad Insanitas il responsabile del Settore Emergenza Sanitaria Territoriale 118 dello SNAMI Sicilia, Paolo Aloi, aggiungendo: «Rappresentiamo circa 500 Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale che garantiscono le emergenze urgenze e le reti tempo dipendenti in Sicilia. Abbiamo sottoposto all’assessore Razza una serie di quesiti sull’organizzazzione della nascente Areus, soprattutto in rapporto ai medici convenzionati che attendono un contratto regionale dal 2007, ai medici precari, ai medici non più idonei al servizio attivo, alla formazione e così via».
Aloi aggiunge: «L’Assessore ha confermato che nessuno perderà il posto di lavoro e che in sede di tavolo tecnico si discuterà delle varie problematiche per una loro risoluzione. Non si è discusso di riduzione delle ambulanze, anche perché sarebbe stato in contrasto con il documento inviato dall’Assessorato all’Agenas, qualche mese fa, nel quale anzi si richiede un aumento per la peculiarità territoriale della nostra regione».
Infine, dallo Snami sottolineano: «Siamo attenti e vigiliamo in maniera attiva a garanzia sia dei medici che rappresentiamo ma anche degli utenti che hanno diritto ad una assistenza capillare, tempestiva e adeguata alle richeste su tutto il territorio regionale. Continuereremo a proporre la organizzazione del 118 di Messina che per le reti tempo dipendenti è stata riconosciuta ottima a livello nazionale».