«Latuafarmacia»: si chiama così una nuova app, in arrivo in questi giorni negli store degli smartphone, che serve per trovare la farmacia aperta più vicina, nell’area di Milano, ma anche di Lodi, Monza e Brianza. Il vantaggio rispetto a Pagine Bianche o Gialle, consultabili anche sul web? «L’app è aggiornata in tempo reale dalle farmacie stesse – precisa Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma, l’associazione dei titolari di farmacia – anche perché, con la legge Monti del 2012, che ha dato libertà agli esercizi commerciali di decidere l’orario di apertura, le farmacie possono lavorare anche oltre il periodo stabilito dai classici turni. E non solo: eventuali cambi di indirizzo sono subito registrati, a differenza di quanto avviene negli elenchi tradizionali. In questo modo aumentano le possibilità di accesso per il cittadino».
Se l’app è l’ultimo servizio offerto dalle farmacie nelle nostre aree, altri, pensati già da tempo da Federfarma (le farmacie private rappresentano circa l’85 per cento di tutti gli esercizi), stanno avendo un riscontro sempre più ampio. Per esempio, il Cup in farmacia, cioè la possibilità di prenotare visite o esami specialistici oppure l’autocertificazione per ottenere l’esenzione dai ticket per reddito. O, infine, la richiesta di consegna dei farmaci a domicilio.
«Tutte le farmacie, anche quelle comunali, sono abilitate a fare prenotazioni di visite ed esami», precisa Racca. «Attualmente le più attive sono nella provincia di Lodi (il 62 per cento), seguite da Monza Brianza (50 per cento). Indietro è la città di Milano: solo il 17 per cento. Il problema è che gli ospedali della città sono gelosi delle loro agende e non le mettono a disposizione».
Il servizio di prenotazione è utile soprattutto alle persone anziane e agli stranieri che hanno poca dimestichezza con il computer o con i centralini telefonici. In effetti, sul web oppure tramite numero verde, è possibile prenotare visite ed esami, ma parlare con il farmacista è un modo più diretto e semplice.
E poi non ci sono code e vi si può accedere anche alle sette di sera. Non solo: in alcuni centri, come Melegnano o Garbagnate, è addirittura possibile ritirare, in farmacia, il referto degli esami. Manca la possibilità di pagare il ticket che sarebbe davvero importante: oggi si fanno code infinite negli ambulatori e se si è malati non è proprio piacevole. Altra opportunità: l’autocertificazione dell’esenzione dal ticket sanitario per reddito. Di solito si va all’Asl (le esenzioni E30 e E40 riguardano chi ha basso reddito e soffre di malattie croniche o rare), ma in farmacia si può fare lo stesso.
«Oggi oltre il 70 per cento delle esenzioni –precisa Paolo Vintani, vicepresidente di Federfarma – è fatta nelle farmacie della Regione, nel pubblico e nel privato». Ultimo servizio: la consegna dei farmaci a domicilio che è sempre più richiesta (soprattutto dagli anziani). Nato a Milano nel 2002, poi esteso, nel 2012 alla Regione Lombardia, da quest’anno è disponibile a livello nazionale con il numero verde 800.189.521.