Il giudice del Lavoro del Tribunale di Messina ha condannato il Policlinico di Messina a risarcire 50 mila euro a due infermiere per il danno subito a causa del demansionamento che è stato riconosciuto tra il 2011 e il 2016. Le due lavoratrici avevano presentato ricorso sostenute dal Nursind e assistite dall’avvocato Bernardo Campo.
Lo fa sapere il sindacato, con il segretario aziendale del Policlinico, Massimo Latella che spiega: «Il giudice ha ribadito un concetto chiaro, ovvero che l’infermiere deve attenersi al proprio profilo professionale, tra cui non rientrano tutte quelle mansioni alle quali quotidianamente erano chiamate le due colleghe che hanno presentato ricorso, cioè l’igiene dei pazienti, il cambio dei pannoloni, il posizionamento di pale e pappagalli, e addirittura la risposta ai campanelli dei pazienti. Tali attività sono proprie invece della figura dell‘operatore sociosanitario».
Il segretario del Nursind Messina, Ivan Alonge, aggiunge: «Proprio a causa di questo demansionamento, le lavoratrici non hanno potuto esercitare a tempo pieno e esclusivamente le proprie funzioni di infermiere. Tale sentenza ribadisce che vi è una giurisprudenza ormai consolidata nel rispetto dei diritti della nostra professione e su questo fronte non arretreremo mai a tutela della categoria».