PALERMO. «C’è una grave situazione nel settore trapianti e donazioni in Sicilia, che dall’inizio del 2018 ha subito un pesante tracollo». L’allarme è lanciato dal Comitato consultivo aziendale dell’Ismett, costituito da numerose associazioni.
«Già a febbraio avevamo manifestato all’assessore alla Salute grande preoccupazione anche in relazione al lavoro in atto di risistemazione del Centro Regionale Trapianti Sicilia, necessario a seguito di errori compiuti dalle passate gestioni sia di CRT Sicilia che di Arnas Civico», scrive in una nota il presidente Salvatore Camiolo (nella foto).
Ed aggiunge: «Purtroppo si è registrato un vero e proprio tracollo da come si rileva dai dati forniti dal CRT Sicilia, che mostrano severe defaillances in ordine a donazioni e trapianti. Nelle rianimazioni si è registrato un crollo di osservazioni e prelievi e, ovviamente, conseguente è stata la consistente diminuzione del numero dei trapianti, quantificabile intorno al – 40% e, da non trascurare, si rileva la brusca ripresa di trapianti con organi provenienti da fuori regione con tutte le difficoltà in termini di qualità ed economicità che ciò comporta».
Secondo le Associazioni dei pazienti in lista di attesa «è intollerabile questa precarietà senza che le Istituzioni regionali non affrontino prontamente tali criticità, che si presentano anche in maniera abbastanza prevedibile. Pertanto dell’incresciosa situazione abbiamo provveduto a dare informazione anche al Ministero dalla Salute e agli organi competenti».