ROMA. «L’Italia è stata generosa e siamo soddisfatti dei numeri presentati oggi dal Centro nazionale trapianti. Ma ci sono alcune sfide che vanno affrontare soprattutto i numeri di alcune regioni in cui i dati delle donazioni sono ancora bassi e mi impegnerò per cambiare il trend».
Lo ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo (nella foto) a margine della presentazione del rapporto 2018 del Centro nazionale trapianti al ministero della Salute (clicca qui per visualizzarlo).
In particolare secondo il report la Sicilia è in picchiata rispetto al numero di donatori utilizzati per milione di abitanti: erano 15,4 nel 2017, sono scesi a 8,7 lo scorso anno (la media nazionale nel 2018 è 22,6 donatori utilizzati).
«Non mi fa piacere vedere la mia città Catania ultima della classifica delle attività trapiantologica», ha aggiunto il ministro della Salute, ringraziando il direttore del Centro nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, che chiuderà tra pochi giorni dopo 19 anni la sua attività alla guida del Cnt. “A breve comunicherò il nome del suo successore, deve essere un medico”, ha ricordato Grillo.
Nel 2018 in Italia sono stati effettuati 3.718 interventi (da donatore deceduto e donatore vivente) in calo del 6% rispetto ai 3.950 del 2017. Tuttavia il trend si conferma molto elevato, dato che i risultati 2018 sono secondi solo ai numeri relativi al 2017.
Per quanto riguarda le donazioni, nel 2018 sono state complessivamente 1.680, in calo rispetto alle 1.763 del 2017.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di volontà alla donazione di organi, la Rete nazionale trapianti ha toccato il record nel 2018: al 31 dicembre scorso erano quasi 4 milioni e mezzo, cioè oltre 1,9 milioni in più rispetto al 2017.
A trainare la crescita delle dichiarazioni è il raddoppio dei Comuni nei quali è possibile registrare la propria volontà in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità. A fine 2018 i Comuni che hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà al Cnt erano 5.598 (il 69,9% del totale).