Salute e benessere

L'approfondimento

«Dolori cronici, fibromialgia e ansie: il mio macchinario li cura con frequenze e vibrazioni»

L'intervista ad Alessandro Arrigo, psicoterapeuta di Termini Imerese, esperto di posturologia clinica e compositore: «Il 77,27% dei miei pazienti ha avuto un beneficio, è in corso l'iter per riconoscerlo come "sistema del trattamento terapeutico vibratorio integrato"».

Tempo di lettura: 4 minuti

Psicologo, esperto di posturologia clinica e compositore: queste competenze hanno permesso ad Alessandro Arrigo, psicoterapeuta di Termini Imerese di ideare un macchinario che sfrutta frequenze e vibrazioni per curare determinate patologie. Insanitas ha parlato con lui di questo macchinario che ha già ottenuto il patent pending.

È stata già presentata la richiesta per il brevetto del macchinario, qual è l’iter burocratico da seguire?
«Il 2 settembre 2020 ho presentato la domanda per ottenere il brevetto presso il Ministero delle Attività Economiche e Produttive, il macchinario ha ottenuto il patent pending, ovvero la tutela dei diritti di riproducibilità a livello nazionale. Quindi, ho presentato la documentazione tecnica relativa ad un “sistema per il trattamento terapeutico vibratorio integrato”. L’iter è attualmente in corso».

Come opera il macchinario?
«È un macchinario che eroga nello stesso momento, sia frequenze meccaniche (vibrazioni), che toni binaurali, battimenti percepiti in grado di modulare l’attività cerebrale».

Con determinate frequenze si vanno a rilasciare anche delle sostanze specifiche?
«Le vibrazioni inducono risposte adattive da parte del sistema neuromuscolare sia di tipo metabolico che meccanico. Il binaurale determina precise risonanze dei circuiti cerebrali cui si coniugano profili di neurotrasmissione (ad es. serotonina e dopamina). La somministrazione contestuale di frequenze meccaniche produce integrazioni di effetti button-up e top-down per il dolore cronico (gate control, pain management). Il tono muscolare funzionalmente alterato, associato alle vie extrapiramidali, trova un riequilibrio attraverso la modulazione del segnale vibratorio determinata dall’attività spinale riflessa (come il riflesso tonico da vibrazione)».

Il macchinario ideato da Alessandro Arrigo

Quali tipi di patologie si curano in questo modo?
«Partendo dal presupposto che il mio approccio alla patologia osserva una logica di integrazione mente/corpo e che di fatto questo approccio di terapia fisica interviene contestualmente sia sul sistema nervoso periferico che sul sistema nervoso centrale, mi riferisco ai seguenti campi di intervento: psicoterapico, del dolore cronico, della riprogrammazione posturale, riabilitativo, soprattutto rivolto a soggetti neurologici per condizioni di spasticità. Questo mi ha permesso di trattare, da condizioni patologiche muscolo-scheletriche specifiche conseguenti ad alterazioni posturali, a problemi connessi al disagio psicologico e alla psicopatologia, come ansia e depressione. Da condizioni dove la patologia psichica e il dolore cronico fisico sono strettamente interdipendenti come nella fibromialgia, a soggetti neurologici con spasticità (Parkinson, sclerosi multipla)».

Sta conducendo degli studi sui risultati?
«Ho fatto una prima valutazione di questo trattamento secondo i criteri di efficacia con cui si intende il livello di risultati aggiunti, quindi patologia evitata e obiettivi terapeutici raggiunti, ed efficienza (tempi, modi e costi). Ho condotto uno studio, che non vuole essere una ricerca scientifica ma vuole dare l’esito della valutazione, ancora è in fase di pubblicazione, su 44 pazienti con diverse patologie sopracitate indipendentemente dalle variabili di età e genere sessuale. Il 77,27% di queste persone hanno avuto un beneficio dal trattamento in termini di efficacia, le variabili maggiormente prese in esame sono la patologia, l’esito del trattamento e il numero di sedute svolte, tali variabili rivelano l’efficacia e l’efficienza del trattamento sia in termini trasversali che specifici in rapporto alla patologia».

Ci sono degli studi scientifici che avallano questa tipologia di trattamento?
«Sì, vi è un’ampia letteratura reperibile su Pub Med, uno dei portali di ricerca scientifica più autorevoli al mondo, dove si evince l’azione benefica sia delle vibrazioni applicate a livello focale, sia dei Binaurali per il trattamento del disagio psichico. Io ho unito in modalità integrata questi due saperi».

Lei ha potuto realizzare questo macchinario perché è anche un compositore ed è stato proprio lei infatti che ha composto le frequenze da utilizzare…
«Sì, ho realizzato un preciso protocollo di modulazione di frequenza per il raggiungimento di obiettivi specifici nelle terapie. Genero queste frequenze grazie ad applicazioni preposte e le somministro ai pazienti. In ultima analisi, l’unione dei saperi conoscitivi quali la musica, la specializzazione in psicoterapia funzionale e il master in Posturologia e Biomeccanica, mi hanno condotto a tutto questo».

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