PALERMO. Farmacisti, biologi, ingegneri, chimici. Sono alcune delle figure tecnico-professionali di Asp ed Ospedali siciliani per le quali non è ancora del tutto chiaro se le stabilizzazioni possano essere adottate o meno.
Dubbi di tipo interpretativo rispetto alle norme in materia, infatti, hanno spinto l’assessorato regionale alla Salute a chiedere un parere alla Conferenza Stato-Regioni, per dirimere la questione.
Nell’attesa della risposta a questo quesito, da piazza Ziino in queste ore è in fase di invio ai vertici delle aziende sanitarie una direttiva, che dispone di procedere con l’iter per le stabilizzazioni anche di quel personale, in conformità con le precedenti circolari assessoriali.
«Acquisito il parere della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sarà pronta cura di questo dipartimento darne immediata comunicazione ai fini della conclusione delle procedure di competenza», si legge nella nota a firma del dirigente generale della Pianificazione strategica, Mario La Rocca (nella foto).
Una circolare- quest’ultima dell’assessorato- che di fatto supera quella inviata pochi giorni fa, che invece sempre nelle more del parere di Roma prevedeva “la sospensione cautelativa” delle procedure di reclutamento a tempo indeterminato dei precari della dirigenza tecnica e professionale, poche decine di unità in tutta la Sicilia.
Il tema è stato tra quelli affrontati nei giorni scorsi durante un vertice che ha visto partecipare tra gli altri l’assessore Ruggero Razza e i commissari di Asp ed ospedali: alcuni manager, infatti, hanno già avviato anche quelle stabilizzazioni.