Stabilizzazioni sì, ma non per tutti. La firma di un contratto a tempo indeterminato al momento è solo una chimera per quasi tutti i dirigenti delle Asp e degli Ospedali siciliani. Gli unici profili dirigenziali inseriti nella circolare assessoriale distribuita ad Asp e Ospedali sono quelli dei dirigenti di pronto soccorso.
“La questione risale a molto tempo fa- afferma la dottoressa Roberta La Rocca della CGIL- Seguiamo questa vicenda con attenzione dal quando, il 6 marzo 2015, è stato pubblicato il Dpcm relativo alla disciplina delle procedure concorsuali riservate per l’assunzione di personale precario del comparto sanità. A fronte di una norma di legge che prevedeva la stabilizzazione di tutto il personale, il decreto attuativo ha di fatto escluso dalle stabilizzazioni i dirigenti dei ruoli professionale, tecnico e amministrativo. E c’è di più, la direttiva emanata nei giorni scorsi dall’assessorato non esclude solo i dirigenti amministrativi, ma anche i dirigenti sanitari. Fra questi ci sono ad esempio i farmacisti, i biologi, etc. Una scelta che ci ha colti alla sprovvista”.
Secondo i sindacati che rappresentano la dirigenza s.p.t.a. (sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa) l’unico motivo che potrebbe giustificare tale esclusione sarebbe la ricollocazione, ancora in corso, del personale delle Province. Un’ipotesi che non convince i sindacati.
“Abbiamo chiesto un incontro con l’assessore Ruggero Razza– continua La Rocca- La soluzione che abbiamo in mente per superare l’empasse è quella di sottoscrivere con l’assessorato un protocollo d’intesa per superare il limiti posti dalla legge al fine di consentire l’estensione delle procedure di stabilizzazione anche alla dirigenza. Soluzione questa già adottata in altre regioni. La richiesta di convocazione è stata inviata dai nostri uffici ieri mattina, sappiamo che nei giorni scorsi l’assessore ha incontrato la dirigenza medica. Speriamo di poter trovare insieme una soluzione che metta tutti sullo stesso piano».
Sulla vicenda intervengono Pietro Pata, segretario regionale Anaao Assomed e Giuseppina Parrinello resp. reg.le Anaao Assomed dirigenza medica, che evidenziano come “le figure della dirigenza sanitaria quali farmacisti, biologi, psicologi, chimici, fisici, pur facenti parte del servizio sanitario nazionale sono escluse dalle ricognizioni aziendali interne, prima, e dalla stabilizzazione poi”.
Ed aggiungono: “Tali figure rientrano tra quelle per le quali deve essere operativa la procedura di stabilizzazione ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 20 del D.L. 75/2017. In quanto, come sottolinea la circolare 3/2017 del Ministero della Funzione Pubblica: personale direttamente adibito allo svolgimento delle attività che rispondono all’esigenza, prescritta dalla norma, di assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari”; figure professionali che sono state chiaramente ricomprese nell’art. 1 c. 813 della Legge n. 205 del 23 dicembre 2017, che ha modificato e integrato l’art. 20, c. 11 del D. Lgs, 75/2017 sostituendo le parole “tecnico-professionale e infermieristico del Servizio sanitario nazionale” con le parole “dirigenziale e non, di cui al comma 10”.
“Con tale precisazione – prosegue la nota – sono venute definitivamente a cadere eventuali riserve, qualora ce ne fossero state, sull’applicabilità delle disposizioni in materia di stabilizzazione dei precari di cui all’art. 20 del D. Lgs. 75/2017 anche alla dirigenza medica e sanitaria del SSN”.
Ed ancora “la stessa circolare n. 3/2017 esplicita in modo chiaro a quali amministrazioni pubbliche si rivolge, riportando in maniera dettagliata le singole categorie professionali che rimangono disciplinate dai rispettivi ordinamenti. Ed è proprio il caso di evidenziare come la categoria della dirigenza sanitaria non medica non è riportata nell’elenco delle figure professionali non ricomprese nel Decreto 75/2017”.
Nella nota, infine, l’Anaao Assomed “richiede un intervento immediato della S.S. volto a ribadire alle amministrazioni delle aziende sanitarie, ospedaliere e IRCCS, che “more solito” stanno procedendo in modo non univoco, la legittima inclusione delle figure attinenti la dirigenza sanitaria nelle procedure di reclutamento di cui ai commi 1 e 2 dell’art.20 in osservanza delle norme legislative e da ultimo del suo atto di indirizzo” sottolinea anche “come molte aziende abbiano pubblicato avvisi per la partecipazione alle procedure dell’art. 20, senza preventiva informazione alle organizzazioni sindacali come espressamente indicato nella circolare 5824 del 23 gennaio scorso”.