Le donazioni di organi di due trentenni, uno al presidio ospedaliero Garibaldi Nesima dell’ARNAS Garibaldi di Catania e uno all’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, hanno consentito di eseguire dieci trapianti salvando altrettanti pazienti in lista d’attesa, tra cui un bambino emiliano di appena 4 mesi. Ore di intensa attività per il Centro Regionale Trapianti e tutti i professionisti della rete trapiantologica siciliana. Grazie alle donazioni di organi dei due giovani e al consenso espresso dai loro familiari, sono stati eseguiti 1 trapianto di cuore, 4 di reni, tre di fegato (un fegato è stato splittato e metà inviato a Bologna), e due di polmoni. Prelevate anche le cornee inviate alla Banca degli occhi.
Lo straordinario avvenimento era stato anticipato ieri dall’assessore Ruggero Razza nel corso di una conferenza stampa. A Catania a gestire tutto il percorso di donazione-trapianto è stato il referente del coordinamento locale per i trapianti Bruno Longo, ad Agrigento la coordinatrice per i trapianti Rosa Provenzano, insieme con il direttore della rianimazione Antonio Marotta, gli anestesisti Alessandro Li Petri e Linda Reina e la strumentista di sala Francesca Cimino, e con il contributo della psicologa del CRT Emanuela Solombrino. Le due procedure di donazione sono state rese possibili grazie al nulla osta arrivato dalle procure di Catania e Agrigento che hanno permesso di prelevare gli organi contestualmente all’autopsia disposta dai magistrati a causa di indagini sulla morte dei due giovani.
“I due eventi sono da considerarsi straordinari – afferma Giorgio Battaglia, Coordinatore regionale del CRT Sicilia – e solo grazie alla sensibilità e alla determinazione dei procuratori di Agrigento e Catania sono stati possibili i prelievi che hanno permesso di salvare dieci vite umane. Rivolgo un sentito ringraziamento alla magistratura siciliana e a tutti i professionisti che hanno permesso di dare risposta ai pazienti in lista d’attesa”. Il CRT Sicilia ringrazia anche la Caritas di Agrigento che si è occupata del funerale della giovane donatrice.
“Non posso che fare i complimenti a tutti quei miei colleghi che in questi giorni con la loro professionalità e serietà hanno reso possibile il raggiungimento di tale record, ma vogli spezzare una lancia a favore dei dipendenti delle squadre operative della SEUS – SCpA assegnati al Trasporto Organi Regionale, i quali di notte, di giorno e a prescindere dalle condizioni atmosferiche, hanno garantito la materia prima affinché i trapianti avvengano, ovvero gli organi stessi, trasportati a volte da una provincia all’altra della Sicilia”, così commenta lo straordinario evento Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia.