Secondo gli ultimi dati pubblicati nell’Atlante dell’ ‘International Diabetes Federation’ si stima che nel mondo 1 milione di bambini siano affetti dal diabete di tipo 1, in età inferiore ai 15 anni.
«In Sicilia abbiamo una incidenza della patologia di 24 nuovi casi l’anno ogni 100mila bambini al di sotto dei 14 anni, 1 bambino ogni 500 sotto i 14 anni è affetto da diabete di tipo 1- spiega Francesca Cardella (nella foto), direttore della Diabetologia pediatrica dell’ospedale dei bambini ‘Di Cristina’, uno dei 4 centri di riferimento regionale con Caltanissetta, Messina e Catania.
«Esiste etereogenità diagnostica nell’ambito del diabete infantile che va puntualizzata e sottoposta a screening- aggiunge Cardella- Ma tra le forme di diabete secondario non possiamo dimenticare quello associato alla fibrosi cistica, settore nel quale si sono da poco avuti sviluppi terapeutici di grande interesse, che potrebbero prevenire o ridurre gli effetti metabolici della patologia di base. Inoltre l’obesità infantile impatta in maniera clamorosa nel mondo e, secondo stime recenti dell’Oms, rappresenta il più grande problema di salute attuale e futuro per la sua diffusione e per i possibili risvolti in termini di rischio cardiovascolare e di epatopatia già in epoca giovanile».
In riferimento alle malattie metaboliche rare, negli ultimi anni con l’utilizzo dello screening neonatale esteso sono cambiate le sorti di molti bambini in termini di morbilità e di mortalità.
Insieme a Giovanni Corsello (ordinario di pediatria e direttore della scuola di specializzazione di pediatria dell’Università di Palermo), Francesca Cardella è responsabile scientifico di un meeting internazionale sul tema del diabete e delle malattie metaboliche rare che si terrà al Camplus Palermo il 16 e 17 giugno.