PALERMO. Racconti della disperazione. Emozioni colte dentro un ospedale, avendo davanti i protagonisti del grande dramma della migrazione. “Antologia di Lampedusa – Storie di migranti” è un piccolo-grande libro edito dalla Fessm, la Fondazione per le emergenze sanitarie del sud del mondo “Vincenzo Cervello”.
Sono raccolte le vicende e le testimonianze più dure e più vere di alcuni dei 489 migranti che da gennaio del 2011 a dicembre del 2015 sono arrivati, spesso in condizioni estreme di salute, all’Ospedale Cervello di Palermo provenienti da Lampedusa.
Testimonianze raccolte da Linda Pasta, medico palermitano, e Leonardo Antonio Mesa Suero, mediatore culturale cubano, chiamati l’uno a registrare violenze fisiche e malattie e predisporre le necessarie cure, l’altro a guardare e a intervenire sulle violenze psicologiche, morali e culturali di chi vedeva in Lampedusa un porto “sicuro” lontano dalle guerre, dalla fame, dagli stenti del proprio paese d’origine.
Fra i 489 migranti “lampedusani”, circa 200 sono arrivati al Cervello nel solo 2011, quasi 300 nei successivi quattro anni, su un totale di circa 100 mila approdati a Lampedusa negli stessi anni.
Il volumetto è stato curato da Gabriella Filippazzo, Presidente della Fessm, ex Direttore di Presidio di Villa Sofia – Cervello, e verrà presentato domani giovedì 21 aprile nell’aula magna dell’Ospedale Cervello con inizio alle 10 nel corso di un meeting dedicato agli operatori sanitari dell’Ospedale Cervello.
Insieme alla Filippazzo e ai due autori della pubblicazione, saranno presenti anche Giuseppe Malizia (vice presidente e responsabile scientifico della Fondazione), Rocco Di Lorenzo (presidente dei comitati consultivi aziendali dell’area metropolitana di Palermo) e Valentina Cicirello (di Life and life onlus, partner della Fessm nel progetto Bondhu per la costituzione di una rete di primo intervento sanitario per le popolazioni povere del Bangladesh).