PALERMO. Best practices, cure personalizzate, multidisciplinarietà e protocolli all’avanguardia per i pazienti oncologici. La centralità della persona cui garantire la migliore qualità delle cure nella massima sicurezza spinge il team del nuovo reparto di Oncologia medica integrata dell’ISMETT (gestito da University Of Pittsburgh Medical Center Italy e avviato in partnership con la Regione Siciliana) in collaborazione con l’Unità Farmaci antiblastici dell’ospedale Civico a lavorare non solo sul tasso di sopravvivenza al cancro ma anche sulla qualità della vita del paziente e della sua famiglia. Gli aspetti scientifici e diagnostici, la sfera umana, psicologica e sociale sono le priorità.
È passato meno di un anno dall’inaugurazione del reparto HCC dell’Ismett, avvenuta nella primavera del 2022, e da gennaio 2023 a oggi sono più di cinquanta i pazienti trattati con il programma di oncologia medica integrata.
A disposizione un team oncologico multidisciplinare: oncologi, infermieri, farmacisti ed esperti nel campo della psicologia, della riabilitazione e della nutrizione. Il Centro, dunque, è entrato nell’attività di rete delle strutture di UPMC a pieno titolo, il padiglione è il primo del suo genere in Sicilia, secondo in Italia, dopo Roma, e quarto in Europa (Watefordm e Zabok).
Fondamentale la collaborazione tra la struttura sanitaria e l’ospedale Civico che attraverso la sua Unità di Farmaci Antiblastici (UFA), allestisce il farmaco chemioterapico prescritto tramite la Cartella Clinica Elettronica di ISMETT (CCE) e trasmesso per via informatica alla CCE del Civico attraverso un processo interamente automatizzato, un valore aggiunto perché riduce quasi azzerando il rischio di errore e garantisce l’appropriatezza e la correttezza dell’iter prescrittivo nel rispetto della programmazione dei cicli e dei giorni previsti di somministrazione del farmaco chemioterapico, riducendo al tempo stesso i tempi di attesa per l’allestimento delle preparazioni chemioterapiche.
Oltretutto, l’utilizzo di un sistema interamente automatizzato con l’ausilio del sistema di supporto decisionale alle decisioni cliniche (CDSS) integrato nella cartella clinica elettronica, offre il vantaggio di una migliore gestione, distribuzione e controllo di tutta la filiera del farmaco e rende i processi più semplici, coerenti e trasparenti.
La prescrizione è la fase del processo di gestione del farmaco in cui avviene la più alta percentuale di errori di terapia ma è anche la fase in cui essi possono essere intercettati prima di provocare danni ai pazienti. La tecnologia dell’informazione è riconosciuta come un importante strumento per migliorare la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure e l’inserimento delle prescrizioni computerizzate (CPOE) insieme al supporto alle decisioni cliniche (CDSS) può migliorare la sicurezza della terapia e ridurre i costi correlati ad errori di terapia.
«Sono molto soddisfatta di questa attività professionalmente stimolante- commenta Anna Chiara Carollo, vice-Direttore Servizio Farmacia Clinica ISMETT e Responsabile del Servizio di Farmacia Clinica Oncologica di UPMC Hillman Cancer Center Palermo- Il mio entusiasmo si esprime nella cura che dedichiamo giornalmente ai nostri pazienti affinché siano assistititi nel migliore dei modi e con il trattamento più adeguato alle loro condizioni cliniche. Il riconoscimento più grande è la gratitudine che i nostri assistiti esprimono anche con un semplice gesto come un sorriso che rende il nostro lavoro sempre più appagante e motivante».
«Il servizio- spiega la Carollo- nasce dall’esigenza di integrare i servizi di chirurgia già offerti da ISMETT con il servizio di oncologia medica. L’attuale attività prevede il trattamento di pazienti con patologie oncologiche polmonari, mediastiniche, esofagee, renali, ed epatobiliopancreatiche, primitive o secondarie, correlate o non correlate al trapianto d’organo. Tali patologie richiedono trattamenti chemioterapici adiuvanti o neoadiuvanti che devono essere somministrati entro i limiti temporali stabiliti dalle linee guida nazionali e internazionali ed in conformità con i percorsi diagnostici terapeutici assistenziali regionali. All’interno di UPMC Hillman Cancer Center ruotano esperti multidisciplinari che abbiamo la fortuna di interpellare mensilmente e con cui confrontarci per selezionare il più efficace e appropriato iter diagnostico terapeutico e assistenziale per i nostri pazienti, in una prospettiva di miglioramento continuo e scambio costante di esperienze».
«Un’altra prerogativa dell’ISMETT- prosegue- è la gestione dell’informatizzazione dei processi in ambito sanitario. Infatti è uno dei pochi ospedali in Europa che ha ricevuto il riconoscimento di livello 6 da HIMSS (Healthcare Information and Management Systems Society) per l’uso della cartella clinica elettronica ed è attualmente l’unico centro in Italia ad aver ricevuto il livello 7 di riconoscimento da CHIME (College of Healthcare Information Management Excutive). L’uso della tecnologia, come strumento chiave, come la cartella clinica elettronica (CCE) per la trasmissione dei protocolli all’UFA del Civico ci permette un maggiore controllo dei passaggi più critici, come l’iter prescrittivo in ambito oncologico».
Inoltre, Anna Chiara Carollo sottolinea: «Il processo è seguito da due oncologi, uno prescrive e l’altro trasmette, e da due farmacisti, uno si occupa della verifica dell’iter prescrittivo del protocollo chemioterapico e della trasmissione all’UFA del Civico, mentre l’altro della validazione del protocollo prima dell’allestimento. Le doppie figure sono state previste per aumentare la sicurezza del percorso e per azzerare possibili errori prescrittivi. Questi passaggi, inoltre, garantiscono che la filiera del farmaco sia in tutte le sue fasi tracciabile».
«Un sistema informatizzato come la CCE e l’uso del Clinical Decision Support System (CDSS)- puntualizza Carollo- non sostituiscono il ruolo del clinico ma aiutano e supportano gli operatori sanitari nell’ambito dell’appropriatezza e correttezza prescrittiva. Questo strumento permette di favorire un corretto uso dei farmaci, di orientare il processo delle scelte terapeutiche, di promuovere l’appropriatezza delle prescrizioni, e l’aggiornamento degli operatori sanitari. La nostra attività non si ferma alla prescrizione ma va oltre, seguiamo il paziente durante tutto il percorso di cura, anche dopo la somministrazione del farmaco chemioterapico lo interroghiamo sulla tollerabilità delle terapie, sui possibili effetti collaterali (farmacovigilanza in oncologia) e sulla compliance e aderenza alla terapia sia rispetto all’uso concomitante di altri farmaci che all’alimentazione (possibili interazioni)».
«Si tratta di un modello di prescrizione, preparazione, somministrazione, controllo e collaborazione interaziendale- aggiunge Sergio Rizzo, responsabile Servizio Oncologia Medica ISMETT-UPMC Hillman Cancer Center Palermo- che ci consente di gestire un numero di pazienti progressivamente crescente, infatti adesso si è aggiunto al team un secondo oncologo, Sofia Cutaia. Sono sei le postazioni all’interno del nostro servizio di oncologia medica dove vengono regolarmente trattati pazienti con tumori toracici e dell’addome superiore. Un’esperienza lavorativa sorprendente per la dedizione rispetto a un obiettivo comune».
«Importante il lavoro degli infermieri Federica Gibilaro, Antonio D’Anna e Rosanna Celauro, coadiuvati dall’OSS Giuseppa Di Fiore, che hanno svolto un percorso di formazione a Pittsburgh e degli informatici che hanno realizzato un programma ad hoc per l’oncologia all’interno di una cartella clinica già presente all’Ismett e già di elevato livello ed in grado di dialogare con quella del Civico. Il nostro staff infermieristico ha un ruolo fondamentale nella sicurezza delle cure al paziente, controlla e verifica la prescrizione di quanto predisposto, così siamo certi che la terapia corretta sia erogata al paziente giusto».
«Siamo tra le prime strutture in Sicilia a esserci occupati di manipolazione di farmaco antiblastico- aggiunge Paolo Amari, Direttore dell’Unità Operativa Semplice “Farmaci Antiblastici” dell’Arnas Civico- Abbiamo un’esperienza acquisita negli anni e i diversi attestati di riconoscimento lo confermano. Gestiamo una fase abbastanza delicata. Il nostro sviluppo ha un doppio controllo del percorso, e non solo della prescrizione ma anche dell’allestimento. Tre farmacisti si occupano di fasi diverse, chi riceve il protocollo chemioterapico non è la stessa persona che lo sviluppa e che poi lo controlla».
«Una volta sviluppato il foglio di lavoro per l’allestimento del protocollo questo passa all’interno delle camere bianche per la preparazione ed una volta allestito viene posto all’interno di buste idonee alla conservazione di farmaci antiblastici per poi essere trasportato all’interno di appositi contenitori nei reparti per la somministrazione ai pazienti- aggiunge Amari- In particolare, l’ISMETT riceve il protocollo presso il Servizio di Farmacia Clinica che lo controlla e lo verifica anche dopo l’allestimento prima di essere trasportato in reparto per la somministrazione ai pazienti. Il nostro obiettivo è l’attenzione massima al malato oncologico. Stiamo cercando di definire una serie di processi per ridurre le attese dei pazienti e consegnare la terapia il prima possibile».