Dal palazzo

Il dato

Covid-19, boom di contagi tra gli operatori sanitari: «3161 negli ultimi 30 giorni»

A lanciare l'allarme è Antonio De Palma, Presidente Nazionale Nursing Up: «Siamo alla soglia del concreto rischio di una nuova ondata, la quarta. E gli infermieri italiani sono ancora una volta i più esposti».

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«3161 operatori sanitari contagiati negli ultimi 30 giorni. Solo poche settimane fa eravamo a 936». A lanciare l’allarme è Antonio De Palma (nella foto), Presidente Nazionale Nursing Up, il quale aggiunge: «Gli inconfutabili dati ISS mettono in evidenza, se qualcuno non lo avesse ancora compreso, che siamo alla soglia del concreto rischio di una nuova ondata, la quarta. E come dal primo giorno di questa pandemia, gli infermieri italiani sono ancora una volta i più esposti al rischio».

«Come sindacato delle professioni sanitarie, con la necessaria consapevolezza e responsabilità, siamo stati quelli che hanno monitorato, da mesi, i dati ufficiali dell’Istituto Superiore Sanità, elaborandoli e comparandoli con quelli dell’INAIL- afferma De Palma- Abbiamo quindi prodotto dei report che hanno messo in evidenza ogni minimo cambiamento nel tempo. Abbiamo messo in allerta le istituzioni sul rischio di non sottovalutare quei dati eppure, almeno fino a pochi giorni or sono, erano tanti “gli esperti”, che si limitavano a liquidare il fenomeno come un sali-scendi fisiologico. Peccato che oggi, come da nostro monito, si registra un costante e pericoloso aumento».

«Ci siamo abituati alle “donchisciottesche lotte” contro i mulini a vento- prosegue De Palma- ma quando si tratta della salute degli operatori sanitari e dei cittadini la superficialità può rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio. I fatti sotto i nostri occhi ci chiedono, ancora una volta, di soffermarci sulla limitata attività di monitoraggio del livello anticorpale del personale sanitario già vaccinato all’interno delle aziende sanitarie. Alla fine, il Ministero della Salute, proprio in questi giorni, si è visto costretto ad attivarsi, con urgenza, per una eventuale decisione sulla obbligatorietà della terza dose per tutti gli operatori sanitari».

Infine, dal Nursing Up sottolineano: «Questo è il momento di dimostrare che le emergenze del recente passato rappresentano una severa lezione, che tuttavia abbiamo imparato. Esse sono state affrontate con grande tenacia e competenza dai professionisti sanitari, nonostante le tante carenze strutturali delle realtà ospedaliere, che gli stessi hanno pagato a caro prezzo sulla propria pelle. Noi infermieri siamo consapevoli che, se sarà necessario, saremo chiamati ad affrontare una quarta ondata. La nostra professionalità, esperienza e doti umane sono pronte, come accade da febbraio 2020, per sostenere la salute degli italiani».

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