Dal palazzo

Il parere dell'esperto

Covid-19, Bassetti: «Basta mascherine per i giovani vaccinati a scuola e all’aperto»

Il noto infettivologo sottolinea ad Insanitas: «Un eventuale contagio tra di loro sarebbe limitato nelle sue forme più gravi, pertanto dalla primavera toglierei l'obbligo. È fondamentale, invece, vaccinarsi». Interviene pure Cascio (Policlinico di Palermo): «Nei soggetti giovani, sani e vaccinati Omicron si comporta come una breve sindrome influenzale».

Tempo di lettura: 3 minuti

Si cominciano ad aprire spiragli di luce e anche i dati ufficiali mostrano che il picco della quarta ondata è stato raggiunto. Siamo già in una fase discendente nella parabola dei contagi da Coronavirus, per cui anche gli esperti chiedono di cominciare ad allentare le restrizioni, soprattutto per i giovani vaccinati: «L’uso della mascherina all’aperto, così come è stato congegnato dal nostro Governo, non ha evidentemente avuto gli effetti sperati, infatti, da quando le abbiamo messe i contagi sono continuativamente cresciuti in maniera sempre più imponente- ha precisato ad Insanitas l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica di “Malattie Infettive” del Policlinico “San Martino” di Genova- In particolare, il 90% dei giovani dai 12 anni in su mi risulta siano vaccinati oppure siano entrati in contatto con il virus, per cui è verosimile pensare che un contagio tra di loro sarebbe limitato nelle sue forme più gravi, grazie alla vaccinazione. Non dico quindi che bisogna togliere la mascherina tout court, ma credo che all’aperto e nelle scuole si possa fare già da questa primavera».

Più deciso su questa tesi l’infettivologo Antonio Cascio, direttore del reparto di “Malattie Infettive” del Policlinico “Giaccone” di Palermo, il quale afferma: «La variante Omicron è meno patogena della Delta perché colpisce maggiormente le alte vie respiratorie e meno i polmoni. Nei soggetti giovani, sani e vaccinati (ammesso che si infettino) questa variante si comporta come una breve sindrome influenzale, con il vantaggio che il sistema immunitario stimolato sia dal vaccino che dalla infezione naturale diventerà sempre più competente nel difenderci da nuove varianti che verosimilmente circoleranno nel prossimo futuro. Per me i giovani devono togliere la mascherina a scuola, in palestra e all’aperto. Sono contrario all’uso indiscriminato della mascherina all’aperto, dovrebbe essere indossata soltanto da immunodepressi e fragili quando sono in ambienti affollati. Sono invece favorevole all’uso della mascherina negli autobus e nei treni, FFP2 per gli immunodepressi e chirurgica per tutti gli altri».

L’obbligo di usare la FFP2: cosa è cambiato?

«Assolutamente nulla- chiarisce ancora il professore Bassetti– La trasmissione con Omicron avviene a prescindere dalla mascherina. Abbiamo visto cosa è successo in queste prime settimane di gennaio, la gente ha messo le FFP2 eppure a breve avremo 20 milioni di contagiati. Le persone che si trovano sotto la nostra osservazione hanno seguito pedissequamente le regole, hanno usato le mascherine FFP2 in ogni luogo, anche in casa, ma si sono contagiate ugualmente. La variante Omicron corre più veloce delle mascherine, è come volere arginare un fiume in piena dopo che è esondato. Ormai Omicron corre a prescindere dalle misure restrittive che adottiamo. A questo punto, l’unica cosa intelligente da farsi è vaccinarsi. A dover stare molto attenti sono coloro che non si vaccinano, i quali possono anche pensare di continuare a mettere la mascherina ma tanto non riusciranno a proteggersi da questa variante, nel giro di due/tre mesi saranno contagiati».

Questo è ciò che i dati europei sulla diffusione di Omicron prevedono per i prossimi mesi. Quindi tutti prima o poi saremo attaccati dal Sars-Cov-2? «Tutti non so, ma buona parte della popolazione sì- decreta infine Matteo Bassetti- Già il 60/70% della popolazione europea entro la prossima estate sarà contagiata dalla variante Omicron, quindi non credo che noi italiani possiamo dirci fuori da questo problema, succederà la stessa cosa anche qui».

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