PALERMO. I primi dieci Comuni siciliani con più casi di Coronavirus? Finora sono Catania, Messina, Troina, Caltanissetta, Palermo, Villafrati, Mascalucia, Agira, San Cataldo e Salemi.
Il dato è stato reso noto da Ruggero Razza durante il suo intervento all’Ars: «Ad oggi la nostra regione è penultima in Italia per il tasso di mortalità relativo al rapporto di popolazione», ha sottolineato l’assessore alla Salute, precisando che «i dati vanno interpretati con il massimo della cautela: in alcune aree del mondo dove il contagio era cominciato a scendere in modo significativo ha poi ripreso la crescita a causa di cali di tensione».
Razza ha ricordato che «ci troviamo di fronte a una infezione virale che ancora non ha un trattamento farmacologico e non ha un vaccino, quindi ci si muove per sperimentazioni. Relativamente ai casi positivi, ad oggi l’età media è 57 anni e si osserva in particolare una prevalenza di soggetti fra i 50 e 69 anni, che rappresentano il 40% del totale».
Relativamente ai pazienti deceduti per Coronavirus, il triste primato finora è detenuto dalle provincia di Catania, Messina e Palermo, a seguire le altre che si alternano da un massimo di 7 casi di decessi ad un minimo di 3.
L’età media dei pazienti morti in quanto positivi è di 77,5 anni e molti tra loro presentavano anche altre malattie, in particolare cardiovascolari, respiratorie croniche, renali e diabete mellito.
Infine, l’assessore ha ribadito: «Nonostante l’andamento del contagio sembri incoraggiare, mai come in questo momento ci sono tre date significative. Le festività pasquali, il ponte del 25 aprile e il primo maggio sono tre momenti in cui il possibile allentamento di tensione potrebbe comportare un venir meno di misure di avvicinamento sociale».