CATANIA. Si rivela sempre più necessaria una diagnosi precoce delle patologie convulsive neonatali. Su queste e tante altre tematiche si è incentrato il “1° Corso Avanzato di Epilettologia Neonatale e Neurofisiologia” che si è svolto presso la sede universitaria del Monastero dei Benedettini di Catania.
Il corso, a carattere multidisciplinare e interdisciplinare, si è rivolto a neonatologi, neurologi, neuropsichiatri infantili, pediatri, pediatri di libera scelta e tecnici di neurofisiopatologia per fornire nuove prospettive e utili strumenti per la diagnosi e la gestione delle patologie convulsive fetali e neonatali, che si verificano più frequentemente nei nati pretermine.
Il corso è nato dalla partnership fra la Società di Neurologia Italiana (SIN), la Società di Neurologia Pediatrica Europea (ENPS) e la Società Italiana di Neurologia Pediatrica (SINP) per “analizzare le tematiche della superexpertise di epilettologia collegata al neonato”, spiega il prof. Raffaele Falsaperla, presidente della SINP. “Molto spesso accade che il neonatologo non riesca a diagnosticare con precisione le cause delle crisi convulsive nel neonato. Da qui- continua Falsaperla- l’idea di creare un corso ad alto livello avanzato in cui si uniscano varie esperienze del campo”.
Obiettivo del progetto è stato quello di fornire, attraverso gli interventi di specialisti del settore, nozioni anatomiche, neurofisiologiche, neuroradiologiche, biochimiche e, infine, farmacologiche unite a nozioni avanzate di neurofisiologia. Molta attenzione inoltre è stata rivolta allo studio dei segni e dei sintomi autonomici collegati al manifestarsi dell’epilessia, quando la diagnosi EEG non è ancora evidente.
Nonostante infatti sia la EEC il gold standard per la diagnosi e la gestione delle convulsioni nel neonato, altre e nuove prospettive possono essere prese in considerazione per il futuro della epilettologia.
“Attualmente, per qualsiasi tipo di patologia convulsiva, viene prescritto un farmaco e un’unica terapia. Vogliamo invece trasmettere- continua Falsaperla- l’esigenza di personalizzare la terapia, prescrivendo ad ogni tipo di crisi convulsiva una terapia diversa. La nuova prospettiva dell’epilettologia è la personalizzazione terapeutica per ottimizzare l’efficacia e la sicurezza del farmaco utilizzato”.
Molto spazio riservato anche allo studio delle patologie epilettiche di tipo genetico causa spesso di mortalità e morbidità dei neonati con patologia convulsiva. La tempestiva diagnosi di queste condizioni patologiche potrebbe quindi permettere di ridurre i casi mortalità neonatale. A questo proposito “si è ribadita l’esigenza di dotare i reparti di terapia intensiva neonatale- conclude Falsaperla- di strumenti e risorse tecnologiche che possano aiutare il clinico nella decisione diagnostica”. L’evento, ben riuscito, è stato curato in ogni dettaglio da Servizitalia