ASP e Ospedali

L'appello

Contratti Covid in Sicilia, la Uil-Fpl: «Siano prorogati fino al 31 dicembre 2023»

Il sindacato è «fortemente preoccupato per quello che potrebbe accadere dopo la cessazione del rapporto di lavoro il 28 febbraio 2023».

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Una proroga fino al 31 dicembre 2023 dei contratti Covid di tutto il personale del ruolo Sanitario e Tecnico. La sollecita la Uil-Fpl Messina, «fortemente preoccupata per quello che potrebbe accadere a seguito della cessazione del rapporto di lavoro dopo il 28 febbraio 2023».

L’obiettivo è «dare continuità assistenziale e garantire i LEA attraverso il personale altamente formato, ad oggi impegnato in prima linea per il contrasto della Pandemia da SARS CoV2, che purtroppo torna a far parlare di sé. In Sicilia il numero dei pazienti COVID da ricoverare è in continua crescita e ad oggi il tasso più elevato di contagi si registra, secondo l’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute, a Ragusa, Palermo e Messina. In tutti i Presidi Ospedalieri della provincia di Messina risultano istituite le “Bolle” per il trattamento dei pazienti COVID asintomatici e Paucisintomatici. Tutto ciò sta causando notevoli disagi, per l’alto numero di contagi tra i pazienti ed il personale che li assiste, a causa del modello organizzativo assistenziale promiscuo, che sta generando un’assenza costante di personale medico, Tec. Sanitario, Infermieristico ed OSS che giornalmente si contagia».

Nella nota a firma di Livio Andronico, Corrado Lamanna e Maurizio Celona il sindacato chiede all’assessore regionale alla Salute, Giovana Volo, che in Sicilia l’attenzione resti ad alti livelli di guardia, «in quanto la variante Kraken si sta diffondendo rapidamente in alcune parti del mondo ed in qualsiasi momento può raggiungerci. Pur condividendo in parte la disposizione assessoriale del 9/1/2023, tuttavia non riusciamo a comprendere come potranno mai reggersi le strutture ospedaliere, specialmente i Pronto Soccorso, che giornalmente devono far fronte a numerosi accessi di utenti COVID positivi, che chiedono di essere ospedalizzati perché presentano sintomatologia riconducibile a insufficienza respiratoria acuta».

 

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