PALERMO. Ribadire la sicurezza dei vaccini anti-Covid e combattere il virus, condividendo le esperienze acquisite, anche in prospettiva di future pandemie. Questo quanto emerso dal convegno “Contrastiamo le pandemie- Il nuovo scenario” svoltosi a palazzo Steri, organizzato dall’Università di Palermo e dall’Assessorato regionale alla Salute con la direzione scientifica della professoressa Francesca Di Gaudio. L’incontro si è diviso in due sessioni, entrambe concluse da una tavola rotonda, a cui hanno partecipato tra gli altri i Commissari straordinari al Covid della Sicilia.
«Ciò che viene fuori da questo evento è che non solo è importante studiare il SARS-Cov-2, ma soprattutto studiare l’ospite– afferma Di Gaudio nell’intervista video di Insanitas (CLICCA QUI)- L’azione del virus dipende molto da questo, i relatori lo hanno ripetuto più volte durante il convegno: dobbiamo uscire dai nostri laboratori per confrontarci con i colleghi che operano sul territorio nazionale e internazionale e mettere insieme conoscenze ed esperienze».
Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute e tra i relatori del convegno, ribadisce l’importanza e la sicurezza del vaccino anti-Covid anche per i giovanissimi e per le donne incinta: «È stato testato in tutto il mondo su una quantità di persone molto superiore a quelle dei tradizionali test di validazione. Per le donne in gravidanza non esiste alcuna controindicazione. Non è un farmaco sperimentale e può essere rivolto anche alla fascia di età tra i 5 e gli 11 anni. La necessità è quella di eradicare il virus tra i giovanissimi, così come avvenne per il vaiolo e altre malattie endemiche».

Pino Liberti, Alessandro Aricò, Renato Costa e Alberto Firenze