Si è svolto ieri un confronto tra Assessorato Regionale alla Salute e Organizzazioni Sindacali medici sulle “rettifiche” agli Atti Aziendali delle aziende sanitarie siciliane, recentemente approvati sulla base del Decreto Assessoriale di riordino della Rete Ospedaliera.
«Al termine di una giornata lunghissima di confronto, la conclusione tratta è che c’è ancora tanto da fare e i tempi per giungere al traguardo dello sblocco delle procedure assunzionali non saranno brevissimi», sottolineano dal Cimo, aggiungendo: «I sindacati medici hanno dato prova di non tenere a poltrone e medaglie, proponendo anzi uno sfoltimento di unità operative, sia complesse sia semplici, che fin troppo chiaramente non saranno mai attivate o che rappresentano inutili ridondanze, utili soltanto a illudere (ma non soddisfare) qualche specifica ambizione di carriera».
CIMO, insieme alle altre OO.SS. mediche, ha fatto capire chiaramente che l’obiettivo è quello di apportare alcuni indispensabili aggiustamenti alla Rete Ospedaliera e agli Atti Aziendali nell’interesse più generale dei pazienti e degli stessi operatori sanitari, senza indulgere nella tentazione di dar vita ad un sistema sanitario che alla fine non avrebbe la necessaria sostenibilità economica e finirebbe per non essere mai del tutto compiuto.
Il sindacato dei medici sottolinea: «L’assessore Gucciardi è probabilmente armato delle migliori intenzioni, al punto da dichiarare di voler esitare entro fine luglio un Decreto di avvenuta ricezione degli Atti Aziendali modificati e dei Piani Triennali dei fabbisogni delle stesse aziende sanitarie, per inviarlo poi al Ministero e, ottenuto il via libera di questo, procedere allo scorrimento delle graduatorie ancora valide per le assunzioni a tempo indeterminato di tutte le figure professionali. Ma ci riuscirà?».
Inoltre dal Cimo sottolineano: «Gucciardi, che aveva impegni in giunta di Governo, ha lasciato il tavolo tecnico di confronto a fine mattinata e la riunione è proseguita con i tecnici dell’Assessorato (Tozzo- Di Liberti- Li Sacchi) che hanno continuato ad annotare gli innumerevoli rilievi mossi dalle OO.SS. nei confronti dei vari Atti Aziendali presentati».
Ebbene, dal sindacato rivelano: «Per i tecnici dell’assessorato i tempi non sono così certi come sperato da Gucciardi e alla fine abbiamo preso atto della previsione che i Decreti relativi ai nuovi Atti Aziendali, quelli definitivi, non vedranno la luce prima del mese di ottobre. Senza quelli non ci sarà il via alle procedure di stabilizzazione dei precari, che d’altra parte sono le medesime stabilite dal recente Decreto Madia che dice chiaramente che dette procedure potranno aver luogo dal 1° gennaio 2018 e, a meno di apposite deroghe, non prima».
Non solo, le criticità sollevate dai sindacati (refusi e duplicazioni di unità operative non previste dal DM 70) sugli Atti Aziendali di alcune aziende hanno fatto concludere che è necessario un ulteriore approfondimento su ARNAS Civico di Palermo e su Villa Sofia- Cervello».
«Forse l’unico risultato che riuscirà ad ottenere nel breve periodo sarà quello dello scorrimento delle vecchie graduatorie, ma per stabilizzazioni e mobilità si dovrà attendere ancora a lungo, certamente non prima del nuovo anno- aggiungono dal Cimo- A dispetto delle reiterate dichiarazioni di intenti del Governo Regionale e dello stesso Gucciardi non c’è ancora certezza sui numeri delle assunzioni e soprattutto sui tempi».
Il Cimo conclude: «Alla fine la sensazione che se ne ricava è quella che la volontà di questo Governo regionale è quello di mettere in atto la strategia politica della “patata bollente”, arrivare cioè alle elezioni di novembre con il problema precari ancora irrisolto e mollarlo a chi verrà dopo. I precari possono attendere, a tempo indeterminato».