Una circolare unica di indirizzo politico per assumere gli operatori sanitari che, anche da prima della pandemia, lavorano in comando in Sicilia, per evitare che dopo 2 anni di lavoro duro debbano tornare all’azienda di origine al Nord e lasciare la Sicilia. È l’impegno preso dal capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla Salute che ha incontrato oggi la Fials durante la manifestazione di protesta in piazza Ziino, alla presenza dei lavoratori dell’Asp a rischio rientro.
Il segretario provinciale Enzo Munafò e il segretario aggiunto Giuseppe Forte hanno incontrato il capo di gabinetto Angela Antinoro che ha ascoltato le istanze dei lavoratori aprendo alla proposta del sindacato di poter dare un indirizzo univoco per stabilizzare il personale, come del resto già fatto nella stragrande maggioranza delle aziende sanitarie dell’Isola.
La Fials ha spiegato che i lavoratori «rischiano di essere scaricati dall’Asp dopo tre o due anni di sacrifici in un periodo di grande emergenza. Si tratta di persone vincitrici di concorso pubblico fuori della Sicilia che si sono ritrasferite di fatto a Palermo e che dopo aver attraversato la tempesta del covid adesso rischiano di tornare al Nord. L’assessore in diverse occasioni pubbliche ha dichiarato di impegnarsi affinché i nostri ragazzi siciliani non continuassero ad andare fuori dalla nostra Isola per lavoro. Questa situazione che creerà inoltre un vuoto d’organico da ricoprire con nuovi contratti a tempo determinato, farà rinunciare alla acquisizione delle professionalità già formate».
Dal sindacato sottolineano: «L’assessorato ha recepito con grande interesse e umanità le proposte assumendo l’impegno che entro i prossimi giorni, dopo avere coinvolto l’assessore, sarà data una risposta per chiarire la vicenda e giungere a una soluzione. Nel frattempo permane lo stato di agitazione del personale interessato anche perché è giunta notizia che l’Asp nel frattempo è in attesa di formalizzare altre 15 richieste di comando provenienti da personale di altre regioni».