Non sempre l’assistenza sanitaria è uguale e per tutti e a tutte le latitudini. Secondo la legge 833/1978, che sancì la nascita 40 anni fa del Servizio Sanitario Nazionale, tutti gli individui su tutto il territorio italiano hanno diritto a ricevere un’ottima e sicura assistenza sanitaria senza alcuna differenza economica e sociale.
Allo stesso tempo gli art. 32 e 118 della Costituzione garantiscono uguaglianza, equità e uniformità delle cure assistenziali affinché chiunque possa accedere ai servizi di cui necessita. Talvolta ciò non accade per motivazioni di tipo politico, economico e organizzativo causando il verificarsi di importanti differenze tra le cure offerte al Nord e al Sud Italia.
Da qui la campagna di sensibilizzazione “Diffondi la salute” promossa da Cittadinanzattiva: «‘Diffondi la salute’ rappresenta l’opportunità per sviluppare delle azioni utili perché le prestazioni sanitarie siano effettuate allo stesso modo a Catania come a Milano, a Venezia come a Palermo, a Cagliari come in Umbria o in altre località del nostro Paese. Questa è una battaglia importante e fondamentale affinché un’ottima prestazione sanitaria venga svolta allo stesso modo in ogni luogo del nostro Paese», sostiene Giuseppe Greco, segretario Cittadinanzattiva Sicilia.
Accade infatti che in alcune aree del territorio nazionale il servizio sanitario non solo non rispetti gli standard previsti, ma non raggiunga nemmeno i livelli essenziali d’assistenza.
«Abbiamo continue segnalazioni- sottolinea Giuseppe Greco- che questo non avviene e che la prestazione di un ospedale non corrisponde a quella della struttura in cui la persona si è recata successivamente, spesso una realtà del nord, dove è stato accolto e trattato nella sua individualità ricevendo una risposta adeguata. Ritengo che ci sia la necessità di fare una sorta di screening perché tutti i punti caratterizzanti di un intervento, sia esso di tipo chirurgico, diagnostico o di cura possano rispondere agli stessi requisiti di indagine che vengono effettuati in tutti gli ospedali italiani e a tutte le persone».
Affinché si possa rimediare ad ogni tipo di disagio e per evitare che si crei un divario tra sanità di serie A e sanità di serie B, Cittadinanzattiva invita i cittadini a segnalare ogni eventuale inadempimento.
«Qualora ciò non dovesse essere ottemperato, basta mettersi in contatto con Cittadinanzattiva e segnalarlo alla sede più vicina del Tribunale per i diritti del malato, presente in tutte le città capoluogo di provincia della Sicilia e in cinquanta altre città della Sicilia, le più popolose soprattutto ma anche in cittadine più piccole o spesso anche disagiate- spiega Greco- Stiamo infatti conducendo un impegno notevole nelle isole Eolie e nel litorale tirrenico affinché venga ricostruita la rete ospedaliera attualmente incompleta».
Da qui la proposta di riforma costituzionale a partire dal progetto “Diffondi la salute” a favore dell’integrazione all’art. 17 della frase: “tutela della salute nel rispetto del diritto dell’individuo ed in coerenza con il principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 della Costituzione”.
A proposito della modifica, Greco racconta: «Abbiamo avuto riscontri notevoli sia da parte delle autorità, da rappresentanti di tutti i partiti politici che si sono resi disponibili per parlare in governo di quest’aspetto e rispondere a un’esigenza diffusa che le prestazioni sanitari in Italia debbano essere garantite ugualmente a tutte le persone».
Per ulteriori informazioni e per eventuali segnalazioni collegarsi al sito: www.diffondilasalute.it