Saranno i direttori generali dei vari centri vaccinali ospedalieri a decidere se chiudere le strutture oppure mantenerle aperte. La scriminante è di natura economica, infatti, gli ospedali che terranno aperti centri vaccinali dovranno farlo senza costi aggiuntivi. Così è stato deciso dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza e da Mario La Rocca, dirigente della Pianificazione strategica, che hanno fatto questa scelta in un’ottica di razionalizzazione delle risorse. Ma cosa significa, in termini pratici, che non devono produrre “costi aggiuntivi”? I medici che somministrano la vaccinazione anti-Covid al di fuori del proprio orario di lavoro, che sia in Hub o in ospedale, vengono pagati 80 euro lordi all’ora, questi sono i costi che secondo l’assessorato devono essere azzerati.
«Non c’è nessun obbligo di chiusura per i centri vaccinali ospedalieri, perché possono restare aperti se sono in grado di mantenere la propria funzionalità, riducendo i costi e utilizzando i medici per i reparti no-Covid- spiega Renato Costa, Commissario per l’Emergenza Covid di Palermo- Ormai non c’è più bisogno di ricorrere alle prestazioni aggiuntive, perché la pressione non è più quella dei mesi scorsi, i medici possono tranquillamente vaccinare all’interno dell’orario di lavoro. Si tratta di un ritorno alla normalità».
Fermo restando che continueranno a vaccinare anche i medici di famiglia, le farmacie e i punti territoriali, molti sono però contrari a questa decisione che va contro le disposizioni nazionali indicate dal Commissario Figliuolo, il quale ha richiesto un ritorno negli ospedali e la chiusura del Hub, visti che presidi di emergenza.
Dal Policlinico al Civico, passando da Villa Sofia, molti sono i dipendenti delle strutture ospedaliere siciliane contrari a questa decisione, tanto che oggi è stata lanciata una petizione per scongiurarne la chiusura su Change.Org firmata già da 350 persone, con una motivazione chiara: «Stiamo per entrare nel vivo della campagna vaccinale per le terze dosi, l’assessorato ha dato il via alle terze somministrazioni per gli over 40 e proprio ora si decide di chiudere i centri ospedalieri. È una decisione incomprensibile sia perché i numeri aumenteranno sia perché sono ancora centinaia gli operatori sanitari dipendenti degli ospedali che devono ricevere la terza somministrazione- scrive Angela Guarino che ha lanciato la petizione- I centri ospedalieri sono gli unici a garantire le vaccinazioni in ambiente protetto agli allergici gravi, avendo a disposizione competenze e una struttura sanitaria alle spalle. Molte persone che ancora non si sono vaccinate hanno solo paura e chiudendo questi centri non andranno a vaccinarsi mai».
AGGIORNAMENTO del 23 novembre: ecco la nuova direttiva dell’assessorato relativa ai centri vaccinali ospedalieri (CLICCA QUI).