Le innovazioni tecnologiche al servizio della medicina e della chirurgia aprono nuovi scenari ed offrono sempre più importanti opportunità per i pazienti. Nello specifico nel campo dell’ortopedia, alla “Clinica del Mediterraneo” di Ragusa il dottor Marcello Stamilla ha eseguito già due interventi di protesi totale di ginocchio, su pazienti di 60 e 70 anni, utilizzando il sistema robotico avanzato ad alta precisione Mako.
Una tipologia di intervento che potenzialmente può essere applicata in media per 150-200 casi l’anno. Il macchinario potrebbe essere utilizzato anche per protesi totale di anca e per protesi parziale di ginocchio.
La modalità di intervento è stata spiegata nel corso di una conferenza stampa alla presenza del referente per AB Medica Alessandro Bonali e dell’amministratore unico della “Clinica del Mediterraneo” Davide Caccamo (nella foto)– che ha sottolineato con orgoglio come si stia lavorando al progetto da un anno e mezzo circa- dell’amministrazione, del direttore sanitario dr. Salvatore Pacini, della proprietà della clinica, il Sig. Giovanni Giudice, la Dr.ssa Giulia Cappadona e di tutti i soci.
Non si esclude che tecnologie di questo tipo vengano in futuro applicate in altri ambiti dal momento che si sta lavorando per un nuovo blocco operatorio innovativo: «La presenza di questa tecnologia nel nostro territorio offre ai pazienti una Sanità 4.0 che ci permette di confrontarci con le migliori realtà nazionali e internazionali in ambito ortopedico, auspicando di porre fine al turismo sanitario che porta altrove pazienti per sottoporsi a interventi di questo tipo».
Il dottor Stamilla, che ha lavorato diversi anni in Francia, sottolinea: «Un onore aver eseguito nella nella mia amata Sicilia i primi interventi realizzati con tecniche esclusive di pianificazione avanzata su base TAC e sull’esecuzione assistita da un braccio robotico, differenziandosi dagli altri sistemi di navigazione robotizzati che non permettono di eseguire i tagli ossei in maniera diretta né planning preoperatorio sulla TAC. Un ringraziamento in particolare va a tutta l’equipe che ha partecipato alle prime procedure Mako, al mio aiuto dr. Collemi, al responsabile degli anestesisti dr. Bentrovato, agli infermieri di sala operatoria Sig.ri Pitino, Distefano e Sig.ra Gennaro e lo specialist di zona Angelo Bennardo».