Prosegue senza sosta il lavoro congiunto fra l’Assessorato della Salute, le Asp Siciliane ed il Parlamento regionale per determinare la nuova “geografia” dei presidi sanitari territoriali previsti dal PNRR (Ospedali di Comunità, Case di Comunità e COT). Ieri pomeriggio a Palazzo dei Normanni si è celebrata una nuova seduta della Commissione Sanità, durata davvero pochi minuti. Segno che quasi tutta la documentazione prodotta era già stata oggetto di un’attenta concertazione dopo le “fughe in avanti” lamentate qualche tempo da da alcuni deputati della maggioranza.
Tante le novità a partire dalla provincia di Palermo dove viene aggiunta una casa di comunità a Bagheria ed una in città, attraverso la riqualificazione dell’ex agrumaria di Via Messina Marine, fortemente voluta dagli esponenti leghisti Marianna Caronia (nel video) e Igor Gelarda. Viene tolto invece, come preannunciato, uno dei due ospedali di comunità previsti a Palazzo Adriano che viene assegnato a Carini. Questa quindi la nuova mappa: Una casa di comunità nei comuni di Bagheria, Cefalù, Collesano, Pollina, Carini, Capaci, Cinisi, Petralia, Alimena, Gangi, Polizzi, Misilmeri, Godrano, Marineo, Ventimiglia di Sicilia, Villafrati, Termini Imerese, Cerda, Montemaggiore, Lercara Friddi, Castronovo, Valledolmo, Vicari, Santa Flavia, Corleone, Bisacquino, Partinico, Balestrate, Camporeale, San Giuseppe Jato, Villabate, Monreale, Lampedusa, Linosa, Ustica e 3 a Palermo (PTA Biondo, Casa del Sole ed ex Agrumaria in Via Messina Marine). Ma si ipotizza il potenziamento dell’ex guardia medica di Ciminna da sostituire con l’attuale Casa di Comunità di Godrano. Nove gli ospedali di comunità: Carini, Petralia Sottana, Termini Imerese, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi e cinque a Palermo. Mentre rimangono concentrati tutti a Palermo i COT.
Per Agrigento invece il piano presentato ieri prevede 3 nuove case di comunità a Cammarata, Realmonte e Siculiana che si aggiungono alle 18 precedentemente assegnate (Agrigento, Aragona, Bivona, Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Favara, Licata, Menfi, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa, Ribera e Sciacca). Confermati i tre ospedali di Comunità ad Agrigento, Bivona e Santa Margerita Belice e i COT di Agrigento, Canicattì, Licata e Ribera. Rimane invece immutata la pianificazione prevista per la provincia di Caltanissetta, con le 9 Case di Comunità (Butera, Caltanissetta, Mazzarino, Mussomeli, Niscemi, Riesi, San Cataldo, Sommatino e Gela); i due Ospedali di Comunità (Mazzarino e San Cataldo) e i quattro COT (Caltanissetta, Mussomeli, San Cataldo e Gela).
Diverse novità invece per la provincia di Catania dove rispetto alla prima bozza presentata in commissione, nel nuovo elenco sono state rimosse 4 case di comunità e ne sono state introdotte due. In particolare sono state rimosse una delle due case di comunità previste ad Adrano, una delle due case di comunità previste a Ramacca, una delle 4 Case di comunità previste a Catania e la casa di comunità prevista a Vizzini. Sono state aggiunte invece le case di comunità di Grammichele e San Pietro Clarenza. Per un totale di 30 case di comunità ((Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, tre a Catania, Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Scordia, Piedimonte Etneo, Riposto, Viagrande). Modifiche anche sulla pianificazione degli Ospedali di Comunità catanesi, nel nuovo elenco oltre a quelli previsti nei Comuni di Acireale, Caltagirone, Catania (non più due ma solo uno), Linguaglossa, Mineo, Paternò, Ramacca e Randazzo si aggiungono gli Ospedali di Comunità di Adrano e di Vizzini. Modifiche anche all’elenco dei COT che adesso sono previsti ad Acireale, Bronte, Caltagirone, Catania (non più 4 ma 2), Giarre, Gravina, Palagonia e Paternò.
Ad Enna due novità rispetto alla precedente pianificazione: l’aggiunta della casa di comunità di Agira all’elenco precedente che prevedeva Barrafranca, Enna, Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina e l’aggiunta di un ospedale di Comunità rispetto all’unico previsto prima che era stato assegnato al Comune di Leonforte. Per il secondo ospedale di Comunità sono ancora in campo tre ipotesi, o Troina o Agira o Regalbuto. Nessuna variazione invece rispetto ai due COT previsti a Enna e Nicosia. Nessuna variazione in provincia di Ragusa dove vengono confermate le 9 case di comunità (Acate, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Ispica, Modica, Pozzallo, Monterosso Almo, Santa Croce Camerina e Vittoria); i tre ospedali di comunità (Comiso, Ragusa, Scicli) e i tre COT (tutti e tre a Ragusa).
Due le novità in provincia di Siracusa dove ai 4 ospedali di comunità precedentemente previsti se ne aggiungono altri due, uno a Pachino ed uno a Palazzolo Acreide. Rimangono intatte le 11 case di comunità (Augusta, Avola, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Rosolini e due a Siracusa) e i 4 COT (Augusta, Lentini, Noto e Siracusa).
In provincia di Trapani la casa di comunità prevista a Paceco viene spostata a Trapani che così ne avrà due. Rimangono quelle di Alcamo, Castellammare, Castelvetrano, Erice, due a Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Partanna, Petrosino e Salemi. Nessuna novità sugli ospedali di comunità (Marsala, Trapani e Salemi) mentre per quanto riguarda i COT rimangono quelli di Alcamo, Marsala e Trapani mentre quello di Erice viene spostato a Trapani. Ancora da valutare invece le proposte di modifica per la provincia di Messina.