PALERMO. Uno dei fiori all’occhiello dell’Ismett è la sua unità di “Cardiologia Interventistica” specializzata nella cura di patologie coronariche complesse, nel trattamento trans-catetere delle malattie valvolari e delle sindromi aortiche acute. Guidata da Caterina Gandolfo (CLICCA QUI per l’intervista video) dispone di un laboratorio di emodinamica e di una “sala ibrida” con angiografi di ultimissima generazione. L’angioplastica coronarica (PCI) è eseguita dopo la coronarografia, se possibile nella stessa seduta.
La Cardiologia Interventistica è in grado di assicurare esami in emergenza e/o urgenza per tutte le patologie. In particolare, nell’infarto acuto l’équipe è in grado di disostruire l’arteria occlusa in tempi rapidissimi anche con uso di sistemi moderni come i micro-aspiratori (che aspirano i trombi che sono sempre presenti nelle coronarie occluse) o i filtri (che vengono messi distalmente all’occlusione per impedire ai trombi, quando il vaso viene riaperto, di andare in circolo). Inoltre, nella dissezione aortica acuta tipo B sintomatica e nella rottura traumatica dell’aorta toracica è in grado di assicurare in emergenza l’impianto di endoprotesi aortica (TEVAR).
L’Unità è specializzata nella diagnosi e cura dei pazienti con patologie valvolari e congenite per cui esegue: la sostituzione transcatetere della valvola aortica (TAVI) nelle stenosi aortiche severe ad alto rischio chirurgico e la sostituzione percutanea con una nuova valvola di bioprotesi chirurgiche degenerate sia in sede aortica che in sede mitralica e tricuspidalica (Valve inValve).