Cardiologia interventistica

Dal palazzo

Lo speciale di Insanitas

Cardiologia interventistica, ecco i temi trattati al Congresso siciliano Sici-Gise

Uno spazio importante è stato dedicato alla TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere), una delle innovazioni maggiori introdotte dalla cardiologia invasiva. La prossima edizione si terrà a Palermo sotto la presidenza della dottoressa Caterina Gandolfo.

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Si è conclusa a Catania presso lo “Sheraton Hotel”, sotto la presidenza di Corrado Tamburino, la due giorni relativa al VI congresso regionale siciliano SICI-GISE, caratterizzata da un profilo contenutistico di ampio respiro.

I dibattiti hanno visto la partecipazione di istituzioni di alto profilo e di relatori di caratura, che si sono confrontati, oltre che sui temi specifici della cardiologia interventistica, su un ampio ventaglio di argomenti al centro dell’attualità: dai profili del rapporto tra spesa sanitaria e servizi ai cittadini, alla legge Gelli-Bianco sulla responsabilità medica, alla delicata questione delle carenze degli organici di emodinamica in Sicilia.

A margine del congresso il prof. Tamburino ha annunciato ad Insanitas l’imminente inaugurazione del Centro Alte Specialità e Trapianti di Catania: clicca qui.

Uno spazio importante è stato dedicato alla TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere) che rappresenta una delle innovazioni maggiori introdotte dalla cardiologia invasiva, oggi estese anche ai pazienti a rischio intermedio.

La fase inaugurativa ha registrato tra gli altri la presenza di Massimo Buscema, Presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, che ha sottolineato: «L’importanza di realizzare congressi che, come in questo caso, pongano l’accento sui profili dell’appropriatezza prescrittiva e su quelli delicati della responsabilità del medico, a fronte delle recenti novità del quadro normativo, che gettano le basi per rinsaldare la relazione di cura fiduciaria medico-paziente».

«Va agevolata- aggiunge Buscema- la retrocessione del ricorso alla medicina difensiva, anche in virtù del fatto che negli ultimi anni questo aspetto ha inciso sulle vocazioni individuali dei giovani medici, condizionando le loro scelte professionali e orientandoli verso specialità meno esposte ai contenziosi. L’obiettivo preminente è quello di coniugare la tutela della salute dei pazienti con la dignità professionale dei medici».

Mentre Gaetano Satullo, delegato regionale GISE, responsabile scientifico del congresso, e a capo dell’U.O.S. di Emodinamica presso l’U.O.C. di Cardiologia (diretta dal dr. Giovanni Consolo) dell’A.O. Papardo di Messina, afferma: «Abbiamo voluto conferire un taglio multi-professionale a questa edizione, in una logica di team, medici, infermieri e tecnici insieme, che rispecchia quanto accade nella pratica clinica del lavoro nei laboratori di cardiologia interventistica».

Satullo si sofferma poi «sul ruolo propositivo del GISE nei tavoli istituzionali inerenti i temi dell’appropriatezza interventistica e della rimborsabilità», evidenziando: «Le logiche del risparmio devono essere affrontate non con lo spirito di macelleria sanitaria, ma razionalizzando, attraverso la soppressione di procedure interventistiche che rappresentano un costo senza alcun beneficio per il paziente, o, al contrario, dando adeguato riconoscimento economico a quelle procedure che sono effettivamente utili, tanto da essere previste nelle linee guida e nei protocolli assessoriali, ma ad oggi, ciò nondimeno, orfane di DRG, in quanto non remunerative per le Aziende».

«Un esempio per tutti- conclude Satullo- la cd. “Chiusura dell’auricola sinistra in ipotesi di paziente con fibrillazione atriale che non può fare anticoagulanti»: questione aperta in campo nazionale e su cui alcune regioni hanno già legiferato, o rimborsando le protesi, oppure poggiando su DRG parzialmente impropri e su cui si confida che anche la Regione siciliana interverrà a fare chiarezza.

La prossima edizione del congresso regionale siciliano SICI-GISE, società di cardiologia interventistica, si terrà a Palermo sotto la presidenza della dottoressa Caterina Gandolfo, responsabile dell’Emodinamica dell’ISMETT. È quanto stabilito dall’Assemblea dei Soci tenutasi durante la seconda giornata dei lavori congressuali.

Gandolfo, come primo operatore vanta grande esperienza sia nell’impianto Mitra-Clip, sia nell’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI).

Riguardo a quest’ultima procedura, che è un intervento di cardiologia interventistica cd. strutturale, Gandolfo evidenzia:«La TAVI registra in Ismett un volume di attività molto importante, tra i più alti d’Italia, attestandosi il nostro centro quale punto di riferimento della Sicilia occidentale per questa procedura».

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