Per la sede palermitana della Cardiochirurgia pediatrica si prenda in considerazione anche l’Ismett, e non solo il Civico. È il senso dell’appello lanciato da 22 associazioni con una lettera inviata all’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi (clicca qui per leggerla).
«La riattivazione della Cardiochirurgia Pediatrica a Palermo, sancita con Decreto assessoriale del 27 luglio 2016, rappresenta una tappa molto importante per la realizzazione in Sicilia di un Centro di Riferimento di Alta Specializzazione di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica di III° Livello, aperto anche all’assistenza dei cardiopatici congeniti adulti “GUCH” (Grown Up Congenital Heart)», sottolineano i firmatari della missiva.
Poi aggiungono: «Contestualmente al giusto provvedimento emanato dal’assessore Gucciardi, si è resa necessaria la consultazione di un “team di esperti” per la scelta di una adeguata struttura ospedaliera, già esistente nel territorio del capoluogo siciliano, che fosse in grado di organizzare uno startup che potesse offrire in tempi brevi una assistenza di eccellenza medico/scientifica».
Subito dopo, le associazioni vanno al punto: «Recentemente, con acclarate attestazioni è stata resa nota la volontà della riapertura dell’ex Reparto “Marcelletti” all’interno dell’ARNAS/Civico, che il precedente assessore, Massimo Russo, con comunicazioni pubbliche dichiarò non essere idoneo alla delicatissima attività in questione. Questa scelta purtroppo ha suscitato non poche perplessità sull’opinione pubblica, che non ha compreso le motivazioni che hanno indotto a non considerare il “Progetto Cuore” che è attivo da molti anni presso l’Irccs/Ismett, che ha ottenuto risultati ragguardevoli ed apprezzati dalla comunità scientifica internazionale».
Le 22 associazioni, quindi, sottolineano: «L’Arnas/Civico sarebbe costretta a un dispendio enorme di costi e di energie, sia per quanto attiene la ristrutturazione integrale dei locali resa indispensabile per lo stato di abbandono degli stessi, sia per quel che riguarda la dotazione di attrezzature di alta tecnologia (sala operatoria, sala ibrida, sala di emodinamica, terapia intensiva etc.), oltre alla necessità di ricostruire totalmente una equipe di personale specializzato, posto che, la precedente (ex reparto Marcelletti) è stata ormai dispersa da ben 7 anni».
Infine, in firmatari della lettera scrivono: «Altresì, ultimamente sono stati emanati vari atti istituzionali, non trascurabili, nazionali e regionali (interrogazioni, question time ed ordini del giorno) che indicano l’Irccs/Ismett come struttura più idonea per la delicata attività medica di Cardiochirurgia Pediatrica e per le attività di III° Livello per i pazienti GUCH».