Dal palazzo

Ordine provinciale

Caltanissetta: giuramento per 35 nuovi medici ed assegnato il premio di ricerca “Fernanda Bellomo”

La cerimonia si è svolta durante un'assemblea dell'Ordine provinciale presieduto da Giovanni D'Ippolito

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CALTANISSETTA. «Oggi entrate nel mondo della professione, che più di ogni altra rappresenta il tramite diretto tra la persona e la scienza medica e odontoiatrica. Siate consapevoli di questa responsabilità. Abbiate fiducia in voi stessi e nella missione che siete chiamati a svolgere con la crescente consapevolezza della vostra identità e del vostro ruolo nella società».

Così il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito, ha dato il benvenuto ai 35 nuovi medici che hanno prestato giuramento durante l’assembla ordinaria, che all’unanimità ha approvato il conto consuntivo per l’anno 2016 e il bilancio di previsione per il 2017. Ai nuovi “camici bianchi” è stata consegnata una pergamena riportante l’antico giuramento di Ippocrate- ormai non più in vigore- e il codice di deontologia medica.

I nuovi iscritti all’OMCeO di Caltanissetta sono: Gloria Stefania Anzalone, Claudia Maria Luce Ascia, Giuliano Francesco Bonura, Maura Buscemi, Vincenzo Calabrese, Angelo Cassaro, Angelo Curto Pelle, Silvia D’Amico, Calogero Di Naro, Angelo Ferlisi, Salvatore Ferlisi, Carmelo Giudice, Rocco Giunta, Gessica Ingrasciotta, Livio Iudici, Michele Izzo, Roberta Letizia, Marcella Lucia Limentato, Elisa Maienza, Manuela Margherita, Daniele Messina, Filippo Millitarì, Massimiliano Minardi, Marcella Simona Panzica, Filippo Pepe, Aldo Daniele Pilato, Flavio Rimmaudo, Simona Grazia Maria Salafia, Melania Selene Scerra, Salvatore Seminatore, Federica Spatola, Emiliano Angelo Tisa, Ilenia Tona, Martina Maria Antonietta Trainito e Martina Vancheri.

Nel corso della sua relazione, il presidente D’Ippolito ha illustrato le numerose iniziative istituzionali, formative, sociali e culturali svolte durante il mandato triennale, sottolineando l’impegno dell’OMCeO nisseno nella tutela della sicurezza dei medici che prestano servizio presso le guardie mediche e nei Pronto soccorso.

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, inoltre, ha premiato con una medaglia d’oro e una targa i medici Giuseppe Amico, Corrado Cammarata, Francesco Febbrile, Carmelo Insalaco e Giuseppe Pignatone che hanno celebrato i 50 anni dal conseguimento della laurea in Medicina. «A loro va il ringraziamento di tutta la classe medica per la professionalità e la dedizione che hanno messo al servizio dei pazienti», ha detto il presidente D’Ippolito.

Contestualmente è stato proclamato il vincitore del premio di ricerca intitolato a Fernanda Bellomo, l’oncologa nissena di 35 anni scomparsa prematuramente lo scorso dicembre. La borsa di studio è stata organizzata dall’OMCeO nisseno in memoria del giovane medico, in servizio alla Fondazione Ca’ Grande Policlinico di Milano: la commissione ha aggiudicato il premio e assegnato la borsa di mille euro a Fabio Macaluso, 34 anni, gastroenterologo di Caltanissetta in servizio presso l’Unità operativa di Medicina interna dell’ospedale “Cervello” di Palermo.

Il premio di ricerca è nato con lo scopo di valutare- sotto il profilo quantitativo e qualitativo- l’attività di ricerca scientifica di base o clinica dei giovani medici. La commissione giudicatrice composta da Marcello Maida, Gisella Maira e George Terravecchia, ha esaminato numerose domande di partecipazione tutte caratterizzate da un profilo scientifico di alto rilievo.

«Con questa iniziativa abbiamo mantenuto vivo il ricordo di un’apprezzata collega che si dedicava con passione e impegno alla cura dei malati oncologici. Il miglior modo per farlo è dedicarle una borsa di studio, in onore alla sua breve carriera stroncata troppo presto», ha detto il presidente D’Ippolito.

«L’esempio di Fernanda e il suo spirito di servizio verso chi soffre rappresentano un modello da seguire per i giovani colleghi- ha aggiunto il segretario dell’Ordine, Marcello Maida– Ecco perché abbiamo istituito il premio di ricerca, convinti che la sua seppur breve esperienza professionale e la sua umanità rappresentano un patrimonio che appartiene alla nostra categoria e non va disperso».

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