PALERMO. Giorno 8 Marzo, in occasione della solennità di San Giovanni di Dio, Fondatore dei Fatebenefratelli, patrono dei malati, degli operatori sanitari e degli ospedali, alle ore 11 nella Chiesa Madonna delle Lacrime dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli verrà celebrata la Santa Messa presieduta dal parroco di San Giovanni Bosco, don Giuseppe Calderone. La sacra liturgia sarà animata dal coro dell’Ospedale, l’organista il maestro Diego Cannizzaro. Parteciperà il Superiore Provinciale dei Fatebenefratelli, fra Gerardo D’Auria O.H.
Verranno inaugurate le nuove apparecchiature di cui sarà dotata l’Unità Operativa di Radiologia, diretta da Domenico Grisafi: una risonanza magnetica nucleare e un mammografo completamente digitale. Inoltre sono state ammodernati e creati nuovi ambienti e percorsi per le sale d’attesa destinate ai pazienti.
La risonanza magnetica, di ultima generazione è un’apparecchiatura chiusa, a magnete (il cuore della macchina) corto. Il sistema è dotato di un campo magnetico 1,5 Tesla (unità di misura) attivamente schermato, che consente di effettuare tutti i tipi di esame sia con che senza mezzo di contrasto. «Grazie al nuovo macchinario- dichiara il dott. Grisafi- si accrescerà ulteriormente la qualità e la quantità delle prestazioni di questa diagnostica e sarà potenziata sensibilmente l’offerta sul territorio».
Inoltre sottolinea: «I nostri pazienti oltre alle competenze degli specialisti, potranno essere sottoposti ad esami molto sofisticati quali: lo studio multiparametrico della prostata, degli organi addominali con la metodica della diffusione, lo studio più accurato delle patologie mammarie in riferimento al planning preoperatorio per escludere multicentricità e multifocalità nei tumori localmente avanzati e per ottemperare alle linee guida nelle donne con mutazione genetica e soprattutto lo studio del muscolo cardiaco e delle patologie ad esso correlato. Inoltre, il nuovo mammografo interamente digitale offrirà la possibilità di effettuare esami in 3D (tomosintesi) e quindi l’opportunità di eseguire nelle donne appartenenti alla fascia dai 45 ai 49 anni con seno denso, diagnosi di patologia mammaria sempre più precoce anche in assenza di evidenza clinica».