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Brucellosi e tubercolosi, Galluzzo (FdI): «Urge la gestione dei piani di eradicazione»

Il deputato all'Ars di Fratelli d'Italia: «Come componente della Commissione Salute mi faccio carico che venga immediatamente convocata una seduta».

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«Quello che Sebastiano Lombardo in Sicilia e Pasquale D’Agostino a Casal di Principe stanno chiedendo, mettendo a rischio la loro salute, è la nomina di un Commissario Straordinario per la gestione dei piani di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi». Lo afferma Pino Galluzzo (nella foto), deputato all’Ars di Fratelli d’Italia, aggiungendo che «i piani attuali sono vecchi e fallimentari, emanati in situazioni di emergenza che hanno portato allo sterminio di intere aziende, alla perdita del nostro patrimonio zootecnico senza mai risolvere il problema della brucellosi e della tubercolosi. Come componente della Commissione Salute mi faccio carico che su questa emergenza venga immediatamente convocata una seduta».

È in corso una petizione avanzata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Salute, come richiesto e sollecitato da diversi parlamentari e come confrontato al tavolo che gli allevatori hanno avuto con il Governo, con cui si richiede la nomina del Commissario per la brucellosi e la tbc in tutte le Regioni non ancora indenni e quindi anche in Sicilia.

«Contestualmente alla nomina di un Commissario da parte del Ministro della salute si necessita che in Sicilia venga istituito un tavolo tecnico permanente all’Assessorato alla Salute a cui partecipino anche rappresentanti dell’Assessorato all’Agricoltura- prosegue Galluzzo- perché le due questioni sono strettamente connesse per studiare e promuovere iniziative legislative, regolamentari e quanto occorra per eradicare la malattia nella nostra Regione e rilanciare la zootecnia rurale e transumante».

Oltre alla convocazione della Commissione Salute sul tema brucellosi e tubercolosi «sarebbe decisiva una indagine sui dati dei focolai aperti, nonché sui risultati degli esami post mortem per verificare la corrispondenza tra quanto emerso in sede di esame e quanto poi è risultato dagli esami post mortem», conclude il deputato di Fratelli d’Italia.

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