ASP e Ospedali

Un corso alla Cittadella della Salute

Botulino, altro che uso solo per fini estetici: all’Asp di Messina inoculato già su oltre 250 pazienti contro la spasticità

La tossina botulinica è sempre più utilizzata anche in Sicilia nel caso di patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Alla cittadella della Salute si è tenuto un corso per aggiornare gli operatori del settore sullo stato del progetto pilota avviato nel 2014 dall'Agenas.

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MESSINA. “Trattamento della spasticità con tossina botulinica. Approccio ecoguidato”: è il titolo del corso teorico pratico tenutosi alla Cittadella della salute di Messina per aggiornare tutti gli operatori del settore sullo stato del progetto pilota avviato dall’Asp 5 nel 2014.

All’ex ospedale Mandalari, infatti, è attivo il servizio di Medicina riabilitativa integrata con annesso un ambulatorio per l’inoculazione della tossina botulinica nel trattamento delle spasticità causate da patologie che colpiscono il sistema nervoso centrale come ictus celebrali, sclerosi multipla, trauma cranico-encefalico, mielolesioni, Sla, paralisi cerebrali infantili.

Il progetto Agenas ha già arruolato 250 pazienti e ottenuto la proroga per operare altri tre anni nei cinque ambulatori in cui è presente: Messina, Santa Teresa di Riva, Capo D’Orlando, Barcellona Pozzo di Gotto e Lipari.

«Siamo molto contenti perché abbiamo superato il limite che l’Agenas aveva previsto di 50 pazienti l’anno, trattando anche minori dai 4/5 anni ai 12. Dei cento pazienti che abbiamo in carico a Messina, almeno la metà hanno dai 40 ai 50 anni, quindi si tratta di persone che devono tornare nella società, in famiglia, a lavoro. Purtroppo le istituzioni non fanno nulla per aiutarli, magari dandogli un cambio mansione a livello professionale- dichiara Roberto Trifirò, responsabile del servizio di Medicina Integrata dell’Asp- Noi miriamo ad aiutarli alzando la loro qualità di vita. Inoltre, il progetto ci permette di andare dai pazienti per infiltrare a domicilio anche solo per facilitare i familiari quando devono lavarli e vestirli, perché con chi presenta massime contratture agli arti superiori e inferiori diventa difficile effettuare anche la semplice igiene quotidiana».

«Il nostro intervento nasce per studiare e monitorare meglio il paziente che riceve questo tipo di assistenza spesso solo sulla rete ospedaliera, la quale ha già le proprie difficoltà ricettive nella quotidianità, e cerchiamo di intervenire quando il percorso assistenziale non dà le giuste risposte» ha osservato Nunzio Fazio, dirigente medico fisiatra.

Il botulino è famoso per il suo utilizzo nel settore estetico ma in realtà è stato scoperto in campo oculistico e viene usato anche in dermatologia per chi soffre di iperidrosi. «La tossina botulinica sta riscuotendo enorme successo perché agisce a livello della contrazione muscolare determinando una paralisi flaccida del muscolo che quindi si rilassa- spiega Alfina Rossitto, dirigente farmacista- In campo terapeutico esistono tre tipi di tossina botulinica e hanno delle indicazioni di utilizzo diverse, ad esempio una agisce meglio negli arti superiori e un’altra con quelli inferiori».

Tra le disfunzioni provocate dalla lesione del sistema nervoso centrale c’è proprio la spasticità, caratterizzata da un aumento del tono muscolare e dalla resistenza che il muscolo offre allo stiramento. Si tratta di una condizione che influisce negativamente sulla vita del paziente perché anche se ha ancora la possibilità di compiere movimenti volontari il muscolo contratto li ostacola. «Lo scopo del trattamento con la tossina è di ridurre la contrazione senza impedire di compiere movimenti volontari.

Ma il botulino può essere utilizzato anche in altre occasioni: ad esempio, quando i muscoli adduttori delle cosce ostacolano l’igiene del paziente oppure per ridurre il dolore, quindi se il paziente ha lo spasmo di un muscolo per cui deve prendere giornalmente una dose di cortisone con le infiltrazioni potrebbe risolvere il problema» ha detto Gianni Majorana, neurologo e fisiatra, precisando che la somministrazione della tossina non è indicata per tutti pazienti ma solo per quelli che hanno delle spasticità localizzate, cioè che coinvolgono un numero limitato di muscoli, perché un dosaggio troppo alto provocherebbe il botulismo.

La novità assoluta del trattamento risiede nella modalità di inoculazione per cui adesso ci si avvale del supporto ecografico, come mostrato alla fine del corso (nella foto) e di cui ci ha parlato Laura Guadagnino, medico radiologo: «Si è valutata l’importanza di effettuare le inoculazioni sotto la guida ecografica che ci consente di vedere la ragione di interesse e di operare con estrema precisione sul muscolo, evitando di prendere vasi e limitando quindi le complicanze. Inoltre l’ecografia ci permette di capire subito se un paziente è indicato per tale trattamento oltre che fornire la possibilità di monitorare il miglioramento del muscolo dopo le inoculazioni».

Il servizio, nato grazie alla lungimiranza di Giuseppe Quattrocchi, direttore del Dipartimento Attività Socio Sanitarie dell’Asp, in pratica crea continuità nel passaggio tra le strutture ospedaliere e il domicilio, ottimizzando il percorso di recupero del paziente e quindi anche le spese del Servizio Sanitario Nazionale.

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