MESSINA. Primo prelievo di cornee a cuore fermo eseguito all’Irccs Bonino Pulejo di Messina. Si tratta di una procedura particolare, che in base alla legge può essere realizzata solo dopo aver accertato la morte del soggetto con criteri cardiaci, attraverso l’effettuazione dell’elettro-cardiogramma per una durata di almeno 20 minuti, che dimostri l’assenza completa di attività del cuore.
I tessuti corneali sono stati prelevati da un uomo di circa 70 anni, deceduto a seguito di una grave patologia cardiaca. Un’azione che è stata resa possibile grazie alla generosità della moglie e dei figli del paziente, che hanno espresso la non opposizione alla donazione, compiendo un grande gesto nei confronti di chi attende da tempo questo tipo di trapianto.
Soddisfatto della riuscita delle operazioni, il dott. Salvatore Leonardi, direttore dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione dell’Irccs Piemonte e coordinatore locale per l’attività di procurement e trapianto di organi: «Il mio più sentito ringraziamento va a tutto il personale di medici e infermieri del mio reparto ed in particolare alla dott.ssa Lorenza Mazzeo, medico di guardia della rianimazione e al dott. Riccardo Trifirò, che ha eseguito con me il prelievo. Desidero dire grazie anche a tutta la direzione dell’istituto per il costante supporto e quindi al direttore generale Vincenzo Barone, al direttore scientifico Placido Bramanti, al direttore sanitario Giuseppe Rao, al direttore amministrativo Maria Felicita Crupi e al dirigente medico Elio Scuderi».

Salvatore Leonardi
Le cornee saranno poi inviate, per mezzo del Centro Regionale Trapianti, alla FBOV (Fondazione Banca Occhi del Veneto Onlus) che si occuperà di effettuare i controlli sui tessuti corneali e di donarli a chi ne ha più bisogno.
La FBOV rappresenta la prima banca in Europa per numero di cornee raccolte e distribuite, ed è inoltre la prima banca italiana iscritta nell’elenco delle Banche di Tessuti certificate dal Centro Nazionale Trapianti, che operano in conformità alle “Linee guida per il prelievo, la processazione e la distribuzione di tessuti a scopo di trapianto”.
Svolge anche un’attività di promozione e di ricerca che ha come obiettivo il miglioramento delle tecniche di trapianto e di cura delle malattie della vista.
Il dott. Leonardi ha poi messo in evidenza la necessità di incoraggiare una maggiore cultura della donazione, annunciando ulteriori iniziative per sensibilizzare la popolazione, come l’Irccs ha già fatto in passato.
“Prima del covid- ha spiegato- abbiamo organizzato un convegno sulla donazione di cornee e siamo stati anche al Liceo Maurolico di Messina, per parlare con gli studenti di queste tematiche. Purtroppo, la possibilità di poter procedere alla donazione non solo degli organi, ma anche di tessuti risulta poco nota e diffusa. Le cornee non consentono di salvare una vita, ma possono permettere di riacquistare la vista a chi l’ha persa, e questo per quella persona può voler dire molto. Il prelievo inoltre può essere fatto entro 24 ore dalla morte cardiaca, rappresentando quindi un intervento programmabile, che lascia un certo margine di tempo per poter predisporre tutta l’organizzazione necessaria».
Il direttore della rianimazione ha anche voluto sottolineare come l’Irccs abbiamo continuato ad impegnarsi su questo fronte, anche durante lo stato di emergenza: «Nonostante la pandemia non abbiamo mai fermato la nostra attività di prelievo di organi e tessuti. Anche se i protocolli anti covid hanno comportato più controlli e un carico di lavoro maggiore, non abbiamo interrotto queste operazioni, con l’obiettivo di aiutare chi è in lista d’attesa per un trapianto. Si tratta di pazienti che noi non conosciamo, ma che potranno avere un beneficio reale e concreto da un atto d’amore, come la donazione».