MESSINA. L’IRCCS Bonino Pulejo è stato in questi anni al centro dell’attenzione, non solo regionale, anche per le sue strategie di comunicazione.
L’ultima riguarda la richiesta di donazioni per la ricerca e ha incuriosito l’immagine di bambini che rappresentano la classe medica ed i ricercatori del futuro. Abbiamo chiesto il perché di queste scelte alla dirigenza.
«La comunicazione è una funzione strategica che ci consente di raccontare cosa e come facciamo e come vogliamo fare. Per noi è importante comunicare non le aspettative ma ciò che si è e ciò che si fa- afferma il commissario straordinario Angelo Aliquò– Siamo partiti dalla consapevolezza che l’IRCCS Bonino Pulejo quattro anni fa era considerato come una struttura privata. Non tutti i messinesi ne conoscevano l’esistenza, figuriamoci al livello regionale. Il nostro obiettivo era pertanto quello di restituire questo patrimonio di conoscenza, prima di tutto alla città- noi siamo solo di passaggio- poi alla regione, rendendoci protagonisti di obiettivi utili alla salute delle persone e condividendo il patrimonio di conoscenza fin qui posseduto».
«Non è facile- continua Aliquò- perché prima di tutto ci siamo dovuti rivolgere al nostro interno, per avere una uniformità di comunicazione e di comportamento. E questa è la cosa più difficile perché spesso le cattive abitudini, banalmente quella di fumare in ospedale, sono dure a morire. Prima di tutto abbiamo capito che tutti i componenti della direzione strategica, devono essere di esempio, sempre e nonostante tutto. Occorre raccontare la verità, far sorgere o risvegliare la necessaria “voglia” di trasparenza e legalità anche raccontando fatti, non ipotesi e parole che non rappresentano interessi della collettività. In sostanza per noi, l’obiettivo della comunicazione è stato costruire una reputazione basata sulla nostra eccellenza e su comportamenti coerenti e adeguati».
«L’ultima campagna, dopo quella più diffusa di #lostiamofacendo con il testimonial Marco Storari, allora portiere del Milan, utilizzata quando l’Istituto ha accorpato l’Ospedale Piemonte, è stata realizzata utilizzando figure di bambini, quali speranza per il futuro. In un periodo in cui i nostri figli vanno via- conclude il commissario straordinario dell’IRCCS- l’incremento delle attività di ricerca scientifica è sicuramente un argine e quindi un motivo per rimanere a lavorare in Italia, perché no, dando buona sanità».