Dopo la prima e la seconda parte, con le interviste a Giuseppe Musumeci (nella foto), presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica, ecco ora i dati dell’ultimo rapporto GISE sullo stato dell’attività dei laboratori di emodinamica in Italia e in Sicilia, in relazione alle voci principali. (Fonte Registro Ufficiale GISE al 2016, ultimo aggiornamento)
DATI PER L’ITALIA. Nel nostro Paese sono state effettuate 291.593 coronarografie (il ricorso a questo tipo di esame è ormai sempre più frequente, visto il basso tasso di rischio legato all’introduzione meccanica dei cateteri nel torrente circolatorio attraverso l’arteria radiale, rispetto ai potenziali benefici diagnostici), 153mila circa delle quali si sono trasformate in un intervento di angioplastica per trattare una cardiopatia coronarica. Le angioplastiche coronariche primarie, in corso di infarto miocardico acuto, si sono più che triplicate negli ultimi 12 anni. Il numero delle angioplastiche primarie effettuate nel Paese (che risultano in costante crescita) è pari a 35.355 (erano 11.881 nel 2003) il numero di angioplastiche con stent medicati (DES o Drug-eluting-stent) è di 129.587; gli interventi strutturali sulle valvole aortiche sono stati 4.592 e su quelle mitraliche 989. L’utilizzo delle più moderne tecniche di imaging come la tomografia a coerenza ottica per l’analisi delle placche aterosclerotiche coronariche – OCT- si attesta intorno a 2.364, mentre la misurazione della riserva frazionale di flusso con guida di pressione – FFR – per valutare la gravità di un’occlusione parziale delle coronarie, a 10.951.
DATI PER REGIONE (si riportano: numero centri di emodinamica, operatività nelle 24 ore e principali attività dei laboratori): Abruzzo: 6, di cui 5 H 24; coronarografie 6198, n. totale di angioplastiche coronariche 2702, n. di pPCI (angioplastiche cd. primarie, ovvero in corso di infarto miocardico) 898; Alto Adige 1, H 24, coronarografie 1831, n. tot. angioplastiche coronariche 952, n. di pPCI 265 ; Basilicata 2 entrambe H24, coronarografie 2406, n. tot. angioplastiche coronariche 1187, n. di pPCI 282; Calabria 7, di cui 6 H 24; coronarografie 8247, n. tot. angioplastiche coronariche 4356, n. di pPCI 119; Campania 23 di cui 14 H 24, coronarografie 26921, n. tot. angioplastiche coronariche 15101, n. di pPCI 2994; Emilia Romagna 16 di cui 12 H24, coronarografie 22979, n. tot. angioplastiche coronariche 12045, n. di pPCI 2591; Friuli Venezia Giulia 3, tutte H 24, coronarografie 4734, n. tot. angioplastiche coronariche 1881, n. di pPCI 627; Lazio 24 di cui 20 H 24, coronarografie 24553; n. tot. angioplastiche coronariche 12769, n. di pPCI 2725; Liguria 10 H24, coronarografie 7587, n. tot. angioplastiche coronariche 3868, n. di pPCI 1262; Lombardia 56 di cui 52 H 24; Coronarografie 56292; n. tot. angioplastiche coronariche 29734, n. di pPCI 6306; Marche 4 tutte H 24, coronarografie 6357, n. tot. angioplastiche coronariche 3247, n. di pPCI 921; Molise 3 di cui 2 H 24, coronarografie 2353 n. tot. angioplastiche coronariche 1034, n. di 1pPCI 217 ; Piemonte 23 di cui 21 H 24, coronarografie 22659, n. tot. angioplastiche coronariche 14282, n. di pPCI 2896; Puglia 20 di cui 18 H 24, coronarografie 21625, n. tot. angioplastiche coronariche 9058, n. di pPCI 2238; Sardegna 7 tutte H24, coronarografie, 5206. n. tot. angioplastiche coronariche 3214, n. di pPCI 909; Toscana 14 tutte H24, coronarografie 17404, n. tot. angioplastiche coronariche 9279, n. di pPCI 2361; Trentino 2, di cui una sola H24, coronarografie 2095, n. tot. angioplastiche coronariche 1127, n. di pPCI 259; Umbria 3, tutte H24, coronarografie 3993, n. tot. angioplastiche coronariche 2393 n. di pPCI 610; Valle D’Aosta 1 H 24, coronarografie 691, n. tot. angioplastiche coronariche 488, n. di pPCI 107; Veneto 20 di cui 15 H 24, coronarografie 23816, n. tot. angioplastiche coronariche 11061, n. di pPCI 2461.
DATI EMODINAMICA SICILIA (Fonte Registro ufficiale GISE, da ultimo rapporto aggiornato al 2016. Sono pertanto da intendersi escluse eventuali modifiche postume all’entrata in vigore della recente rete ospedaliera, poiché ad ora non sono state trasmesse note di variazioni al suddetto database):
Città e Numero di Laboratori di Emodinamica: sono complessivamente 21, di cui 20 funzionano 24 ore su 24, eccetto Sciacca.
– AGRIGENTO, A.O. SAN GIOVANNI DI DIO ( Cardiochirurgia on-site: non presente).
– SCIACCA, A.O. OSPEDALI CIVICI RIUNITI GIOVANNI PAOLO II ( Cardiochirurgia on-site: non presente).
– CALTANISSETTA, OSPEDALE ASP. CALTANISETTA – PRESIDIO SANT’ELIA (Cardiochirurgia on-site non presente).
– CALTAGIRONE, A.O. GRAVINA E S. PIETRO (Cardiochirurgia on-site: non presente).
– CATANIA, OSPEDALE FERRAROTTO ( Cardiochirurgia on-site presente)
– CATANIA, OSPEDALE CANNIZZARO (Cardiochirurgia on-site non presente).
– PEDARA, CENTRO CUORE MORGAGNI (Cardiochirurgia on-site presente)
– MESSINA, A.O. PAPARDO (Cardiochirurgia on-site presente)
– MESSINA, A.O.U. POLICLINICO GAETANO MARTINO (Cardiochirurgia on-site non presente).
-TAORMINA, CENTRO CARDIOLOGICO PEDIATRICO DEL MEDITERRANEO BAMBINO GESU’ ( Cardiochirurgia on-site: presente)
– TAORMINA, OSPEDALE SAN VINCENZO ( Cardiochirurgia on-site: non presente)
– CEFALÙ, OSPEDALE GIGLIO ( Cardiochirurgia on-site: non presente)
– PALERMO, A.O. OSPEDALI RIUNITI VILLA SOFIA-CERVELLO (Cardiochirurgia on-site non presente).
– PALERMO, IRCCS – ISMET – UPMC ITALY ( Cardiochirurgia on-site presente)
– PALERMO, OSPEDALE CIVICO ARNAS (Cardiochirurgia on-site non presente).
– PALERMO, OSPEDALE G.F. INGRASSIA – A.S.P. 6 ( Cardiochirurgia on-site non presente).
– PALERMO, POLICLINICO UNIVERSITARIO – P. GIACCONE ( Cardiochirurgia on-site: presente)
– PALERMO- VILLA MARIA ELEONORA ( Cardiochirurgia on-site: presente)
– RAGUSA – OSPEDALE MARIA PATERNO’ AREZZO (Cardiochirurgia on-site non presente).
– SIRACUSA- A.O. UMBERTO I ( Cardiochirurgia on-site non presente).
– TRAPANI – A.O. S. ANTONIO ABATE (Cardiochirurgia on-site non presente).
Totale dei centri di emodinamica con presenza Cardiochirurgia on-site: 7.
Presenza di Sale ibride Sicilia. In totale sono 5. Distribuite così:
– n. 1 a Catania, CENTRO CARDIOLOGICO PEDIATRICO DEL MEDITERRANEO – BAMBINO GESU’
– n. 1 a Pedara, CENTRO CUORE MORGAGNI
– n. 1 a Messina A.O. PAPARDO
– n. 2 a Palermo: 1 all’ IRCCS – ISMET – UPMC ITALY; e 1 a Villa Maria Eleonora
Il dato di Sala Ibrida (ambiente multifunzionale, con contemporanea funzione di sala di diagnostica- radiologica, emodinamica ed interventistica, e di sala chirurgica) viene segnalato in quanto legato alla presenza di Cardiochirurgia on-site, a sua volta indispensabile per l’esecuzione di TAVI (impianto transcatetere di bioprotesi valvolare aortica), che è uno degli interventi di cd. emodinamica strutturale, che comprende anche altro, vedi PFO, ad es. (pervietà forame ovale), ovvero trattamenti per le cardiopatie strutturali, come la cd. “chiusura auricola per fibrillazione atriale”. Il dato va letto nel senso che, gli ospedali che non sono dotati di cardiochirurgia on-site non fanno TAVI, ma solo altra strutturale.
Il quadro per Sicilia: Coronarografie 23646; n. tot. Angioplastiche coronariche 13529; pazienti totali trattati con angioplastica coronarica 12018; numero di PCI eseguite durante esame diagnostico 11659; n. di pPCI (angioplastica primaria ovvero in corso infarto del miocardio) 3307; PCI con almeno un DES (STENT) 11684; n. STENT DES 18116; numero procedure con OCT 330 e con FFR 809; TAVI: 372, di cui 342 con valvuloplastica e 41 senza.
Nel monitoraggio siciliano si evincono alcune criticità che rendono gravoso, almeno in alcune aree, a causa di carenze organiche e/o strumentali, l’operato dei cardiologi emodinamisti, a cui va il merito di garantire anche in tali situazioni ai cittadini un servizio salva-vita. Sul punto si riportano alcune note del registro GISE. Ospedali Riuniti Villa Sofia- Cervello di Palermo: dal mese di luglio 2016 fino a fine anno il numero degli operatori emodinamisti si è ridotto a 4 unità, che hanno espletato attività in elezione, urgenza ed emergenza H24 per entrambi i laboratori.
L’attività di diagnostica ed interventistica periferica è stata svolta solo da Gennaio a Luglio 2016 per problematiche legate alla mancanza di posti letto nel reparto di degenza di Chirurgia vascolare.
Il conteggio finale del 2016 è la sommatoria dell’attività congiunta di 2 laboratori. 1 a Villa Sofia e 1 a V.Cervello. Ospedale San Vincenzo di Taormina: il centro Hub è stato chiuso per 99 giorni a causa di problemi all’angiografo obsoleto; si sono effettuati casi in elezione presso un altro angiografo sito in un altro reparto (CCPM DI Cardiologia Pediatrica); A.O. Ospedali Riuniti Giovanni Paolo II di Sciacca: carenza personale medico con sole tre unità con fase di solo due unità presenti in organico.
Altra voce che rileva, è quella dell’accesso radiale (la radiale è l’arteria dell’avambraccio), poichè rappresenta nell’ambito dell’emodinamica una svolta rivoluzionaria. Infatti, questa tecnica di esecuzione (sia per la coronarografia che per l’angioplastica) comportando minori complicanze rispetto all’accesso nell’arteria femorale, garantisce maggior comfort al paziente (il foro che pratica il cardiologo interventista si chiude con maggiore facilità rispetto a quello femorale e il bendaggio che viene posizionato immediatamente al termine della procedura risulta molto più tollerabile.
E mentre l’accesso femorale costringe il paziente a letto con la gamba immobile per almeno 12 ore, grazie all’accesso radiale ci si può alzare anche subito dopo la coronarografia, con significativa riduzione dell’utilizzo di catetere vescicale) traducendosi il tutto in una contrazione dei tempi di ricovero e, dunque, in una riduzione dei costi di ospedalizzazione.
Il totale di accessi radiali in Italia è pari a: 264.384 (Fonte Reg. GISE). Nell’analitico per Regione spiccano i numeri di: Lombardia (50.288); Emilia Romagna (23.777); Lazio ( 22.474); Campania ( 22.773); Piemonte (21.889); Veneto (21.430) Puglia (19.294) Toscana (13172).
Anche la Sicilia quota una cifra di tutto rispetto, in totale, 21099 accessi radiali e sul punto l’Isola può vantare un importante risultato, nell’ambito del congresso mondiale “Aim Radial di Chigago” del 2014, in cui il riconoscimento per il miglior caso clinico da approccio radiale è stato assegnato al cardiologo emodinamista Giuseppe Migliore, dirigente medico presso gli Ospedali Riuniti- Villa Sofia Cervello, di Palermo.