ASP e Ospedali

Il dato

Assistenza psicologica post-Covid, “boom” di casi nell’Ennese: quasi 10.000

Presi in carico dal Servizio territoriale di Psicologia dell’Asp, guidato dal Direttore FF Angelo Bonaventura. In totale i colloqui effettuati- in smart working ma anche in presenza- da dicembre 2020 a oggi sono stati ben 59.042.

Tempo di lettura: 5 minuti

Anche in provincia di Enna l’emergenza sanitaria si è tramutata in emergenza psicologica, sono stati 9.680 i soggetti Covid presi in carico dal Servizio territoriale di Psicologia dell’Asp di Enna e in totale i colloqui effettuati- in smart working ma anche in presenza- da dicembre 2020 a oggi sono stati ben 59.042. Quarantasette gli psicologi e psicoterapeuti arruolati dall’Asp. I team di operatori- ognuno formato da circa dieci/dodici figure- suddivisi nei quattro distretti sanitari, hanno il compito di contattare le persone che risultano in quarantena perché positivi al Coronavirus e seguirle sino alla negativizzazione e se necessario- in casi di particolare fragilità- anche dopo la fine della quarantena. Nell’arco di quest’anno, come ci spiega il Direttore FF Angelo Bonaventura (nella foto), i servizi di supporto psicologico offerti dall’Asp si sono differenziati tra loro a seconda delle esigenze riscontrate sul campo.

«Dopo la fase iniziale, prettamente in smart working (con chiamate e videochiamate), da aprile- spiega Bonaventura- abbiamo attivato un servizio di sostegno psicologico in presenza, accogliendo le persone nei servizi territoriali, negli ambulatori di Materno- infantile e Dipartimento Salute Mentale. L’utenza che abbiamo seguito è stata anche quella proveniente dalle segnalazioni dei medici di famiglia o dai pediatri di libera scelta ai quali avevamo inviato una lettera invitandoli a fare riferimento a noi per le problematiche postume da Covid».

«Dai medici di famiglia provengono 118 soggetti da noi seguiti, i pazienti della prima ondata marzo-dicembre 2020, infatti, si recavano dai medici di famiglia chiedendo aiuto. Dagli ambulatori  territoriali da Troina a Piazza Armerina, da Barrafranca a Leonforte sono arrivati 237 soggetti presi in carico, con un totale di 785 prestazioni erogate  da maggio a oggi. Un altro tipo di servizio attuato- da febbraio 2021 in poi- si rivolge a tutti i pazienti post covid che effettuavano attività riabilitativa respiratoria nei reparti (all’Umberto I di Enna e al Branciforte-Capra di Leonforte). Ovvero un centinaio di pazienti».

Mentre dal mese di agosto 2021 l’Asp di Enna ha allargato il servizio ai pazienti ospitati nei reparti Covid, affiancando ai medici la figura di due psicoterapeuti che  accedono bardati in reparto. Solo negli ultimi mesi, 64 i pazienti ricoverati Covid che si avvalgono del supporto reso dal servizio, creando così un ponte di collegamento con le famiglie. Un evento assai drammatico avvenuto nei pressi dell’Umberto I, quando un anziano signore di 86 anni natio di Barrafranca si toglieva la vita in reparto, ha acceso in maniera brusca i riflettori su una problematica che già prepotente bussava alla porta: il senso di isolamento e privazione della propria persona e del conforto familiare che devono subire coloro che vengono contagiati gravemente dal virus.

Quello di Enna purtroppo non è stato l’unico caso registrato nei nosocomi siciliani durante la pandemia. «In questo lungo periodo- commenta Bonaventura- dai colloqui è venuto fuori il ritratto di un’umanità più dolente. Abbiamo riscontrato una forte fragilità delle persone anziane e negli individui soli. In casi particolari quando anche la sussistenza diventava un problema, abbiamo sensibilizzato la protezione civile e/o i servizi sociali nei comuni di competenza. Questi lunghi periodi di isolamento e reclusione forzata hanno creato anche nelle persone più comuni stati d’ansia, disturbi del sonno e non ultimi stati di depressione lieve- medio grave dovendo in alcuni casi affrontare anche improvvisi e drammatici lutti».

A maggio, inoltre, è stato istituito un gruppo di lavoro in termini di rapporti tecnico-scientifici tra l’UOC servizio di psicologia e la cattedra di Psicologia delle dipendenze patologiche, psicologia dinamica e clinica dell’Università Kore, portando avanti una ricerca empirica del tutto anonima sui dati covid19 nella provincia.

L’emergenza sanitaria, come dicevamo, si è di fatto tramutata in emergenza psicologica, lo rivela anche l’aumento di ansiolitici o palliativi naturali acquistati almeno negli ultimi 18 mesi nelle farmacie e parafarmacie. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha rilevato una crescita del consumo di psicofarmaci nel 2020, del 12%, mentre l’uso delle benzodiazepine si è innalzato di circa il 4%. Aumentano dunque le prescrizioni, anche da parte dei medici generici, ma non sono altrettanto diffusi i servizi pubblici di psicologia sul territorio nazionale. La nostra società è ancora troppo impegnata a occuparsi del corpo e con meno convinzione della mente.

IL DDL ALL’ARS PER LO PSICOLOGO DELLE CURE PRIMARIE

E, a proposito di sostegno psicologico, negli scorsi giorni la parlamentare all’Ars di Forza Italia, Luisa Lantieri, ha presentato un disegno di legge sull’ istituzione della figura dello psicologo delle cure primarie. «La pandemia ha messo in evidenza come il covid 19 possa creare in alcuni soggetti un disagio psicologico e, per tale motivo, come sia indispensabile un’assistenza qualificata in grado di far fronte ad un evidente bisogno assistenziale. Il disegno di Legge, che ho presentato- dichiara in una nota stampa- ha l’obiettivo di intercettare e diminuire i disturbi psicologici della popolazione per le varie problematiche comportamentali ed emotive derivate dal contagio del virus covid19, con l’istituzione della figura dello psicologo delle cure primarie».

Il servizio di Psicologia di base, si auspica, dovrebbe essere realizzato dalle Asp a livello di distretti sanitari e avrà- come propone il disegno di legge- la finalità di sostenere e integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, nell’intercettare e rispondere ai bisogni assistenziali dei cittadini siciliani.

 

Contribuisci alla notizia
Invia una foto o un video
Scrivi alla redazione




    1


    Immagine non superiore a 5Mb (Formati permessi: JPG, JPEG, PNG)Video non superiore a 10Mb (Formati permessi: MP4, MOV, M4V)


    Informativa sul trattamento dei dati personali

    Con la presente informativa sul trattamento dei dati personali, redatta ai sensi del Regolamento UE 679/2016, InSanitas, in qualità di autonomo titolare del trattamento, La informa che tratterà i dati personali da Lei forniti unicamente per rispondere al messaggio da Lei inviato. La informiamo che può trovare ogni altra ulteriore informazione relativa al trattamento dei Suoi dati nella Privacy Policy del presente sito web.

    Contenuti sponsorizzati

    Leggi anche