CALTANISSETTA. Sottoscritto, alla presenza del direttore generale Carmelo Iacono, del direttore sanitario Marcella Santino e del direttore amministrativo Alessandro Mazzara, un contratto per l’assistenza domiciliare ai malati terminali, tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e due associazioni individuate dall’assessorato regionale alla Sanità per garantire il servizio.
«Le cure palliative- spiega Gabriele Roccia, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cure Primarie – riguardano i pazienti in fase terminale, e con fase terminale intendiamo anche mesi, e servono a migliorare la qualità della vita di queste persone. I due enti che garantiranno il servizio di assistenza domiciliare in provincia di Caltanissetta saranno la Si.Si.Fo. e la Samot. Si tratta di un servizio che l’Asp ormai garantisce da anni ma con personale dell’Asp. Adesso invece vi sarà del personale dedicato che potrà seguire tutti i pazienti, e al migliore dei modi, che necessitano di cure palliative».
Nel 2016 sono stati seguiti 692 pazienti a domicilio solo nell’area nord della provincia. Per ottenere assistenza domiciliare il paziente, o il familiare che se ne prende cura, deve recarsi al Punto Unico di Accesso (Pua) di ogni distretto (a Caltanissetta si trova al poliambulatorio di via Malta) e dopodiché sarà indirizzato all’Unità di Valutazione Palliativa (Uvp) che valuterà se il paziente è un malato terminale o meno e quindi eventualmente necessita di altro tipo di servizio.
«Ovviamente le cure palliative non sono destinate solo ai malati oncologici ma anche a quelli affetti da Sla o da Aids per esempio- aggiunge Roccia- Accanto all’assistenza domiciliare esistono anche i reparti di Hospice, sia a Caltanissetta che a Gela, con 8 posti letto in entrambi. Solo nell’hospice di San Cataldo nel 2016 sono stati 140 i pazienti ricoverati e 106 quelli in Day Hospice».